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Conferenza stampa del Ministro Moratti per l’avvio dell’anno scolastico

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Centoventimila studenti rientrati nel sistema di istruzione e formazione; abbandono scolastico al 20%, a fronte di una media europea del 18; 30.000 bambini in più dal 2001 nella scuola dell’infanzia, di cui 4000 anticipatari; l’inglese per 2.500.000 bambini delle elementari; più di un milione di ragazzi di prima e seconda media che studiano, oltre all’inglese, una lingua comunitaria. Questi i numeri di inizio dell’anno scolastico che il Ministro ha presentato oggi, 6 settembre, presso la sala della comunicazione del Miur. Una conferenza stampa tutta mirata a raffigurare che “la nuova scuola è già realtà”. Con un’attenzione forte all’offerta socio-educativa e all’introduzione dell’innovazione nella scuola italiana dal 2001 ad oggi.
Ma l’esordio del Ministro è tutto per il personale della scuola. “Niente balletti delle cattedre, niente valzer delle supplenze” sottolinea la Moratti. E mette in evidenza i risultati acquisiti dal lavoro degli Uffici scolastici Regionali per assolvere agli obblighi di assunzione dei neoimmessi in ruolo e di nomina delle supplenze entro il 1 settembre. 40.000 assunzioni (35.000 docenti e 5000 ATA) nel 2005, 116.500 insegnanti e 13.500 ATA dal 2001. In sostanza, in quattro anni, una riduzione del precariato del 50%. E, attualmente in contrattazione con il Ministero dell’Economia, sono state annunciate nuove assunzioni. Più docenti nella scuola dell’infanzia e in quella primaria, grazie agli anticipi che, partiti lentamente, sono stati apprezzati – osserva il Ministro – dalle famiglie. Anche le supplenze sono state assegnate nei tempi previsti in tutte le regioni. Nominati 96.653 docenti e 68.561 ATA che dal primo settembre possono permettere alle scuole di iniziare l’anno con una certa tranquillità.
Ma la scuola della Moratti non è solo quella dei numeri sulle assunzioni. E’ anche la scuola dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) con 2330 corsi attivati e 46000 giovani e adulti coinvolti, con l’obiettivo di offrire una specializzazione professionale mirata ai lavori dell’oggi e del domani. Annunciata, perciò, la costituzione, in accordo con le Regioni, di 20 poli formativi per i settori informatico, calzaturiero, agroalimentare, tessile, dei trasporti e dell’automazione industriale. E’ anche la scuola dell’alternanza scuola lavoro e della sperimentazione di quanto previsto in tal senso dalla riforma, con 412 scuole e più di 20.000 studenti della secondaria superiore coinvolti.
Molte le iniziative presentate che mirano a intendere la scuola come comunità sociale. In primo luogo nell’applicazione nelle classi dell’educazione alla convivenza civile prevista dalle Indicazioni nazionali. Poi nei vari progetti dedicati alla legalità nella scuola, in collaborazione con la commissione parlamentare antimafia e con il ministero dell’interno. Quindi nelle iniziative per la sicurezza stradale come il patentino dei ciclomotori, 832.272 ragazzi coinvolti e 30 milioni di euro di finanziamento. O, ancora, nel volontariato, che ha visto un aumento delle attività dell’80% nel secondo ciclo, con una spiccata attenzione all’assistenza sociale, alla sanità, alla tutela e protezione dei diritti. L’integrazione degli alunni stranieri (più di 300.000 nelle aule di ogni ordine di studi), la lotta alla dispersione, la realizzazione di centri di aggregazione scolastica (scuole aperte al pomeriggio per socializzare), il potenziamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, hanno completato il panorama di attività in una conferenza stampa molto centrata su questi aspetti.
Come anche su quelli dell’innovazione tecnologica dove, oltre ad evidenziare le dotazioni PC nelle scuole (quasi 600.000 tra portatili e non), la percentuale di scuole cablate (65%) e quelle che accedono alla rete con banda larga (86%), sono stati presentati progetti ad alto impatto tecnologico come la Scuola in Ospedale, Biblioteche nelle scuole e la Videoconferenza nelle carceri minorili.
Fin qui il Ministro.  La risposta su alcune questioni calde sollevate dai giornalisti presenti a proposito dei primi risultati della riforma e della contrattazione con le regioni per la riforma della scuola secondaria, è stata, invece, rinviata a momenti successivi da stabilirsi, annunciando in chiusura anche il restyling grafico del sito del Miur.