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Contingente assunzioni scuola 2023, il dissenso della Cisl Scuola: viene meno principio copertura di spesa per tutte le disponibilità esistenti

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Il contingente autorizzato di docenti per l’a.s. 2023/24 è pari a 50.807 posti. Questo è il dato emerso nell’incontro di informativa che si è svolto il 12 luglio 2023 presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito sul decreto di prossima pubblicazione concernente le immissioni in ruolo del personale docente per l’anno scolastico 2023/2024 e le relative istruzioni operative (Allegato A).

Le nomine verranno effettuate per il 50% dalle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami (GM) e per il 50% dalle Graduatorie ad esaurimento (GAE)

Le operazioni di individuazione dei destinatari dell’assunzione a tempo indeterminato saranno effettuate tramite procedure informatizzate.

Il dissenso della Cisl Scuola

Diversamente dagli anni precedenti, il contingente è inferiore al totale dei posti vacanti: a fronte di complessivi  81.023 posti (al netto dell’esubero) sono state infatti autorizzate solo 50.807 assunzioni. Ciò in quanto, in base ai calcoli dell’Amministrazione, sarebbero quelle le nomine effettivamente possibili – spiega la Cisl Scuola – tenuto conto della consistenza delle graduatorie vigenti. Sui posti residui (la differenza tra 81.023 e 50.807), il Ministero ha avviato la richiesta di autorizzazione al bando dei relativi concorsi.

La Cisl Scuola ha espresso il proprio dissenso su una scelta che, facendo venir meno il principio seguito a partire dalla legge 107/2015, che prevedeva la copertura di spesa per tutte le disponibilità esistenti, crea un precedente discutibile oltre a porre possibili problemi in fase di gestione.

La CISL Scuola ha chiesto inoltre che sia reso disponibile un prospetto dettagliato di tutte le disponibilità esistenti, articolato per provincia e classe di concorso, tenuto conto che la suddivisione delle possibili assunzioni sarà affidata agli USR, ai quali sarà comunicato solo l’ammontare complessivo delle nomine autorizzate.