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Contro gli stupri lavorare nelle scuole: da Schlein agli psicologi al prefetto di Palermo

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La segretaria del Partito democratico Elly Schlein, a margine della Festa del Pd di Modena, riferendosi ai casi di violenza sessuale, ha detto rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni: “Vorrei che lavorassimo tutti insieme per fare un grande investimento, che serve, di prevenzione, oltre che sulle misure di repressione su cui abbiamo dato la nostra disponibilità a lavorare”. 

“Il mio appello è alla maggioranza e in particolare alla prima presidente del consiglio donna. Riusciamo su questo a fare un lavoro comune per un grande investimento che parta dalle scuole e che sradichi quel pregiudizio patriarcale del diritto al possesso sul corpo delle donne che non esiste e che genera violenza anche tra i più giovani?”.

Anche gli psicologi scendono in campo attraverso il presidente dell’Ordine nazionale, lanciando un appello in una lettera inviata alla premier Giorgia Meloni e pubblicata dal Tempo: la scuola deve occuparsi della dimensione psicologica dei ragazzi.

“Come un secolo fa non c’era bisogno dell’educazione motoria perché la si faceva vivendo, prima che la società diventasse sedentaria,oggi la scuola è chiamata nei fatti ad occuparsi della dimensione psicologica dei ragazzi, perché i giovani portano tutta la loro realtà nel contesto scolastico. Credo che sia venuto il momento di rendere sistematica e strutturalel’educazione alla psiche nelle scuole, di aiutare studenti e docenti nella promozione delle risorse psicologiche, delle competenze per la vita”.

“Abbiamo una proposta e se vorrai ascoltarla te ne parleremo. Smettiamola di inseguire la cronaca, cambiamo la storia e tutte le storie di violenza che aspettano di accadere”, assicura ancora il professionista spiegando poi come “storie atroci come quella di Palermo raccontano diuna violenza e uno smarrimento del quale come terapeuta e come rappresentante della nostra comunità professionale potrei raccontarti a lungo: rende i percorsi problematici e difficili, le mete e gli obiettivi vaghi e confusi, impoverisce il presente e sbarra la strada verso il futuro”.

Il presidente nella lettera scrive ancora che di fronte alla complessità del mondo c’è bisogno di una psiche aperta, accesa, responsabile, e invece assistiamo a un diffuso impoverimento delle risorse psicologiche che ha ricadute sui singoli e sulle relazioni, la vita sociale, la comunità. 

Sulla stessa tematica anche il prefetto Palermo che dichiara: azioni in campo per “un maggiore controllo ma “il lavoro che si deve fare è soprattutto culturale” puntando “su strutture come la scuola”.

“Abbiamo -aggiunge il prefetto- delle strutture come la scuola che è eccellente in questa città con la quale lavoriamo, qui va implementato questo aspetto educativo e culturale”. 

“Pensiamo – ha dichiarato ancora il prefetto – di rafforzare i presidi che già sono presenti. Alla Vucciria abbiamo pensato di organizzare un nuovo presidio di forze dell’ordine accompagnato da un’azione sinergica con il Comune che deve regolamentare la presenza dei locali accompagnata dalla repressione degli abusivi che già in passato abbiamo già contrastato con diversi sequestri”.