Forse è un caso, ma sta di fatto che i tre temi affrontati dalla circolare (l’esame di Stato, la formazione del personale e le nuove tecnologie didattiche) sono proprio quelli che, più di altri, caratterizzeranno nei prossimi mesi il dibattito sullo sviluppo del sistema scolastico secondario.
Il programma prevede una serie di trasmissioni satellitari realizzate con la collaborazione di Rai Educational; verrà affrontata in maniera organica e sistematica un’ampia e articolata gamma di profili e di temi che riguardano l’esame, sia direttamente sia in funzione dei suoi effetti retroattivi sul curriculo e sull’offerta formativa (programmazione, organizzazione della didattica, verifiche, valutazioni in itinere e finali, crediti, certificazioni ecc.).
La proposta consentirà di coniugare vari vantaggi che difficilmente potrebbero essere ottenuti con forme di aggiornamento tradizionale: qualità del prodotto, comunicazione semplice e accattivante, possibilità di raggiungere una vastissima platea di destinatari, fruizione decentrata, facile riproducibilità delle unità didattiche.
Nelle singole province verranno individuati dei centri di ascolto fra le istituzioni scolastiche dotate di strutture e attrezzature adeguate (auditorio in grado di ospitare almeno 50 corsisti, antenna per la ricezione satellitare, televisore con grande schermo, videoproiettore, videoregistratore, computer multimediale collegato ad Internet).
I corsi avranno inizio venerdì 21 gennaio e proseguiranno con cadenza settimanale per 12 settimane consecutive.
Il Ministero calcola che l’iniziativa potrà coinvolgere direttamente non meno di 50 mila fruitori, fra docenti e studenti dell’ultimo anno di corso.
Ma il numero complessivo è certamente destinato ad aumentare, in quanto la struttura del corso consentirà di partecipare anche in postazioni e in orari diversi (ci si potrà registrare la trasmissione e seguirla in altro orario a scuola o a casa).
Al termine del corso – in qualunque modo sia stato seguito – sarà possibile sottoporsi ad una verifica in modo da ottenere la certificazione conclusiva.
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