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Covid scuola, scarpe di ricambio per gli alunni dell’infanzia per evitare il “contagio da suola”?

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Una preoccupazione ricorrente in periodo di pandemia ha riguardato la possibilità di portare il virus in casa dalla suola delle scarpe, al rientro dal supermercato o dal lavoro. È così? La suola delle scarpe porta il virus in casa?

L’ISS non esclude che ciò sia possibile. Sebbene in luogo aperto la trasmissione del virus sia certo inferiore che in luoghi chiusi, ciò non toglie che calpestare eventuale materiale infetto (come secrezioni respiratorie in forma di catarro) potrebbe avere l’effetto di portare in casa il virus. Questione trascurabile fintanto che non tocchiamo con le mani il pavimento, ma problema reale in presenza di bambini in casa.

L’indicazione dell’ISS

L’ISS infatti suggerisce: In presenza di bambini si può mantenere un atteggiamento prudente nel rispetto delle normali norme igieniche, togliendosi le scarpe all’ingresso in casa e pulendo i pavimenti con prodotti a base di cloro all’0.1% (semplice candeggina o varechina diluita).

La domanda sorge a questo punto spontanea: analoga prudenza non andrebbe osservata negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia? Non sarebbe cioè opportuno che gli operatori scolastici e i bambini avessero delle scarpe esclusive per l’ingresso a scuola o anche semplici copriscarpa usa e getta come quelli dei lavoratori sanitari? Non sarebbe una buona prassi igienica in aggiunta alle normali regole di sanificazione dei locali, delle superfici, dei giocattoli?