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Crescono i ‘negazionisti’, ma la verità su Babbo Natale può attendere

Anche il mitico Babbo Natale sta per essere schiacciato dal peso della modernità: sembra che infatti siano sempre meno i giovani che credono nel vecchio uomo dalla barba bianca che nella notte della natività attraverso una speciale slitta attaccata a delle portentose renne porta ai bambini di tutto il mondo giocattoli e felicità.
In base a quanto riportato dall’autorevole quotidiano britannico ‘The Times’ sembrerebbe, infatti, che siano sempre più i giovanissimi a provare scetticismo per le gesta di Babbo Natale. Colpa del popolo, in costante aumento, dei cosiddetti ‘negazionisti’. Come quel maestro inglese di prima elementare – riporta il giornale – che ha crudelmente ‘spifferato’ la verità sul generoso uomo dall’abito rosso non facendo però i conti con i genitori e la direzione dell’istituto primario: per entrambi Santa Claus va infatti salvaguardato. E non ‘smontato’. Come ha fatto il docente incauto, che infatti è stato rimosso dall’incarico.
E colpa anche di quei vigili intransigenti, siamo in Italia, nel parco di Levico, ridente paesino in provincia di Trento, che hanno multato la carrozza di Babbo Natale perché nella terz’ultima domenica del 2008, in attesa di accogliere i partecipanti ad una corsa locale, intralciava il traffico ed era anche priva del libretto di circolazione. “La legge è uguale per tutti”, avrebbero tuonato i vigili bacchettoni. Vallo a spiegare a bambini appostati per un autografo o un flash da fare con il mito materializzato.
Episodi diversi ma che la dicono lunga su come sia mutato il rapporto tra la società e il personaggio fino a qualche decennio fa sicuramente più amato dai bambini.
Anche il quotidiano britannico sembra aver preso posizione a favore di chi vuole continuare a sognare. Mentre i negazionisti peccherebbero di mancanza di immaginazione: “non riescono a vedere – riporta sempre il Times  – quale piacere i bambini traggano dall’emozione di svegliarsi la mattina di Natale per trovare miracolosamente l’albero pieno di regali”. Insomma, meglio continuare a dormire ad occhi aperti: per un’adulta (e a volte crudele aggiungiamo noi) “conversazione su Babbo Natale”, conclude il quotidiano d’Oltremanica, soprattutto se volutamente anticipata, c’è sempre tempo. Impossibile non essere d’accordo.
Alessandro Giuliani

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