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Crisi di Governo, per la Senatrice Granato (M5S) non esiste il veto sulle persone ma sui contenuti

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In questa fase delicata di consultazioni del Presidente della Camera dei Deputati, nel perimetro della maggioranza che ha sorretto per un anno e mezzo il Governo Conte due, spuntano indiscrezioni, veti su Renzi, veti su Conte, veti su alcuni Ministri e spuntano anche fronde all’interno del M5S o di Italia Viva, che rendono il momento politico quasi fosse una telenovela.

Granato M5S, una bufala la mia appartenenza a fronde

Incuriosisce un post facebook appena postato dalla Senatrice Bianca Laura Granato che smentisce le indiscrezioni di stampa, riferite ad un articolo del Corriere della Sera, che la vorrebbero, insieme ad altri Senatori del M5S, facente parte di una fronda interna al Movimento che non gradirebbe un ritorno in maggioranza del Senatore Matteo Renzi.

Secondo il Corriere della sera sarebbero tre i Senatori calabresi appartenenti all’ala ortodossa rappresentata da Alessandro Di Battista che non vogliono più stare in un governo appoggiato da Renzi, questi sarebbero i Senatori Morra, Abate e proprio Bianca Laura Granato.

La Senatrice Granato scrive che è una vera e propria “bufala”. Nel post chiarisce la sua posizione scrivendo: “la mia posizione non è al fianco di questo o contro quell’altro, data la volatilità delle rispettive posizioni di TUTTI GLI ATTORI ISTITUZIONALI di questa incredibile crisi di governo, indegna di un Paese civile”.

ENNESIMA BUFALA Da quando ho votato contro la risoluzione sul MES, ogni tanto esce qualche agenzia stampa che mi…

Pubblicato da Bianca Laura Granato su Domenica 31 gennaio 2021

Non esistono veti sulle persone ma solo sui contenuti

Abbiamo sentito la Senatrice Granato sulla questione crisi di Governo e sulla sua possibilità di non appoggiare un Governo Conte ter in cui ci sia l’appoggio di Italia Viva e in particolare di Matteo Renzi. Al riguardo ci ha risposto con chiarezza che non è un problema di veti sulle persone, ma che il suo potrebbe essere un no solo sui contenuti. Le sue proposte si riferiscono in particolare al settore scuola, di cui si occupa regolarmente come capogruppo della commissione istruzione e cultura in senato, per fare in modo che più possibile di quanto promesso agli elettori possa andare a segno entro la fine della legislatura.

Se nel governo Conte ter ci sarà spazio per intervenire su alcune misure contenute nella legge 107, ad esempio abolire la chiamata diretta, riformare la governance degli istituti scolastici, ripristinare i poteri degli organi collegiali, ripristinare l’esonero per i collaboratori scolastici e renderli elettivi, ovvero retribuirli con il FUN, ristrutturare le prove INVALSI perché siano funzionali alla effettiva valutazione della qualità del nostro sistema di istruzione nazionale nel suo complesso, allora non avrei alcuna difficoltà a sdare il benvenuto anche l’ingresso di Renzi in maggioranza.