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“Dalla scuola alla società interculturale”

Il convegno si terrà la mattina, a partire dalle 9.00, nella Sala del Teatro Monteverdi di Cremona, e proseguirà nel pomeriggio, dalle 15.00, presso la scuola primaria di Polesine Parmense (PR).           
Il seminario di studio si prefigge di confrontare prassi, strumenti, metodi di inclusione ed integrazione partecipata nei diritti di cittadinanza (politica, civile, sociale e simbolica) a partire dalla scuola e dal governano delle società locali.
“La scuola è infatti il luogo – afferma Aluisi Tosolini, docente di Scienze della formazione all’Università Cattolica di Piacenza – della formazione alla cittadinanza ‘glo-cale’, ovvero legata alle radici di una cultura e di un territorio ma chiamata anche a confrontarsi con i processi di globalizzazione entro cui ogni territorio è inserito”. Oggi, fare educazione interculturale ha perso il carattere di straordinarietà legato all’inserimento scolastico dei bimbi immigrati, divenendo piuttosto la normalità in una società planetaria e globale.
“In questi ultimi 25 anni l’Italia si è trasformata da paese di emigrazione in paese di immigrazione – evidenzia Tosolini -. Dopo una prima fase di accoglienza, tesa al superamento dell’emergenza, è oggi giunto il tempo analizzare con precisione il modello di integrazione italiano. Modello che, soprattutto a livello sociale, ma in parte anche a livello scolastico, non è ancora sufficientemente strutturato, ed anzi risulta spesso contraddittorio”.
Partendo da queste premesse il convegno dell’11 febbraio si propone come momento di confronto tra le diverse pratiche e soluzioni messe in atto da soggetti pubblici e del sociale. Tutto ciò avendo come dimensione la media valle del Po, ovvero le città ed i territori che, seppure divisi dal Grande Fiume, possono essere riletti come una nuova comunità locale capace di costruire ponti tra culture e storie al fine di “passare oltre” giungendo alla progettazione di percorsi di cittadinanza attiva e partecipata che toccano tutti gli alunni e tutti i cittadini, anche non italiani.
La giornata di lavoro intende infatti chiudersi con una proposta operativa definita “carta della integrazione partecipata a partire dalla scuola” che dovrebbe elencare le azioni positive da mettere in essere, secondo una logica integrata e di rete, sia a livello scolastico che sociale.

Per ultreiori informazione è possibile contattare la segreteria organizzativa, presso il Comune di Polesine (tel: 0524/936501; e-mail: municipio@comune.polesine-parmense.pr.it ).

Redazione

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