Home Attualità Decreto Covid, i 3612 docenti sospesi rientrano a scuola – TABELLA

Decreto Covid, i 3612 docenti sospesi rientrano a scuola – TABELLA

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Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, in vista della conversione in legge il nuovo Decreto Covid (DL 24/2022) è stato assegnato alla Camera, e verrà preso in carico dalla commissione XII Affari sociali. Dalla relazione tecnica che accompagna la discussione del decreto si evince il numero esatto dei docenti fino ad ora sospesi, ma in procinto di tornare a scuola con nuove mansioni, che risultano essere 3612.

Il totale di spesa calcolato dal Mef per la sostituzione in classe di questi docenti è di oltre 29 milioni di euro, di cui 15 milioni derivano dal fondo per le esigenze indifferibili e la restante parte dal fondo di valorizzazione del personale previsto in legge di bilancio.

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Tabella docenti sospesi -rielaborazione Tecnica della Scuola, da relazione tecnica allegata al DL 24/2022

 RUOLONON RUOLOTOTALE
INFANZIA302109411
PRIMARIA8132821095
I GRADO503282785
II GRADO10592621321
TOTALE26779353612

In realtà questo personale sarebbe dovuto rientrare in servizio con l’entrata in vigore dal decreto legge, quindi già a partire da sabato 26 marzo; tuttavia la circolare del ministero dell’Istruzione per il personale docente stabilisce che la regola vale dal 1° aprile.

Quali mansioni per il personale docente non vaccinato?

Come ha anticipato il nostro vice direttore Reginaldo Palermo, di particolare interesse il chiarimento, molto atteso dal personale coinvolto e dagli stessi dirigenti scolastici, su cosa si debba intendere per attività di supporto nelle quali impiegare i docenti non vaccinati. Il Ministero fa un elenco esemplificativo: attività anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione.

Resta ancora poco chiaro, invece, quale trattamento debba essere riservato al personale Ata inadempiente all’obbligo vaccinale; la nota dice testualmente che “si ritiene che, comunque fermo restando tale obbligo, possano essere riammessi in servizio dalla data di entrata in vigore del citato decreto-legge n. 24, e possano essere normalmente adibiti allo svolgimento di tutte le ordinarie attività”.