Home Politica scolastica Decreto legge scuola pubblicato in Gazzetta, è il numero 22 ed entra...

Decreto legge scuola pubblicato in Gazzetta, è il numero 22 ed entra in vigore il 9 aprile [PDF]

CONDIVIDI

Nella tardissima serata dell’8 aprile, il Decreto Legge sulla scuola è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Il decreto ha il numero 22 ed entra in vigore il 9 aprile; ciò significa che dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 8 giugno.

Il provvedimento contiene i seguenti 9 articoli:

Art. 1
Misure urgenti per gli esami di Stato e la regolare valutazione dell’anno scolastico 2019/2020
Art. 2
Misure urgenti per l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2020/2021
Art. 3
Misure urgenti per la tempestiva adozione dei provvedimenti del Ministero dell’istruzione
Art. 4
Sospensione delle prove concorsuali per l’accesso al pubblico impiego
Art. 5
Sospensione delle procedure concorsuali e degli esami di abilitazione per l’accesso alle professioni vigilate dal Ministero della giustizia
Art. 6
Misure urgenti per lo svolgimento degli esami di Stato di abilitazione  all’esercizio delle professioni e dei tirocini professionalizzanti e curriculari
Art. 7
Misure urgenti per assicurare la continuità della gestione delle Università e delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica
Art. 8
Clausole di salvaguardia e di invarianza finanziaria
Art. 9
Entrata in vigore

Nelle prossime ore vi proporremo alcuni approfondimenti

 

Come si svolgeranno gli Esami di Stato

Scuola secondaria di I grado

Il decreto prevede che il Ministero possa, con provvedimento specifico, modificare l’impianto dell’Esame. Se sarà possibile farlo in presenza, potrà essere semplificato. Altrimenti si procederà con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, prevedendo la consegna anche di un elaborato da parte degli studenti. In ogni caso ci sarà una valutazione seria e corrispondente all’impegno degli alunni.

Scuola secondaria di II grado

Il 96% dei ragazzi viene ammesso, in media, ogni anno, all’Esame finale. Quest’anno tutti avranno la possibilità di sostenere le prove, tenuto conto del periodo dell’emergenza. Ma i crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno. Il decreto indica, poi, una doppia possibilità. Se i ragazzi potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio, ci sarà un esame con commissione interna. La prima prova, Italiano, sarà preparata dal Ministero. La seconda, quella diversa per ciascun indirizzo, sarà predisposta dalle commissioni. Poi ci sarà l’orale. Se non si rientra a scuola, è previsto il solo colloquio orale. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.

Ammissione all’anno successivo

Il decreto prevede che tutti possano essere ammessi all’anno successivo, ma tutti saranno valutati, nel corso degli scrutini finali, secondo l’impegno reale. Non ci sarà ‘6 politico’. ‘Congelato’, per quest’anno, il meccanismo dei debiti alla secondaria di II grado. All’inizio di settembre, infatti, invece degli abituali corsi di recupero delle insufficienze, sarà possibile, per tutti i cicli di istruzione, dalla primaria fino alla classe quarta del secondo grado, recuperare e integrare gli apprendimenti: ciò che non è stato appreso, o appreso in parte quest’anno, potrà essere recuperato/approfondito all’inizio del prossimo. Ci sarà particolare attenzione ai ragazzi con disabilità e a quelli con bisogni educativi speciali.

Avvio del nuovo anno

Il decreto consente di lavorare, da subito, anche al nuovo anno scolastico dando al Ministero gli strumenti per operare con rapidità e di raccordarsi, ad esempio, con le Regioni per uniformare il calendario di avvio delle lezioni.

Nel corso del Consiglio dei Ministri di oggi è stato anche approvato un provvedimento (DpR) che sblocca le assunzioni chieste dal Ministero dell’Istruzione per recuperare parte dei posti liberati, nell’estate del 2019, dai pensionamenti dovuti a ‘Quota 100’. Si attua, quindi, la norma inserita nel decreto scuola approvato in autunno, fortemente voluta dalla Ministra Lucia Azzolina. Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non avevano potuto occuparli lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione. Con successivi provvedimenti saranno disposte le assunzioni relative all’anno scolastico 2020/2021.