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Decreto scuola: cambia la composizione del CSPI, aumenta il peso dei membri di nomina ministeriale

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Con il Decreto Scuola in via di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri potrebbe cambiare la composizione del CSPI.

“La proposta legislativa – si legge nella bozza di relazione tecnica che abbiamo avuto modo di visionare – prevede l’innalzamento del numero complessivo dei componenti del Consiglio, al fine di perseguire una duplice finalità: da un lato, assicurare un maggiore pluralismo culturale in seno al CSPI, ampliando il numero dei componenti nominati dal Ministro dell’istruzione e del merito tra personalità significative dei settori più rilevanti della società; dall’altro, coinvolgere nell’attività del CSPI i genitori degli studenti, attraverso la nomina di 3 componenti  designati dal Forum nazionale delle associazioni dei genitori-FONAGS, organismo consultivo del Ministero da più di vent’anni”.

Attualmente il CSPI è costituito da 36 componenti, di cui:

15 eletti in rappresentanza del personale delle scuole statali;
3 eletti, rispettivamente, uno dalle scuole di lingua tedesca, uno dalle scuole di lingua slovena, e uno dalle scuole della Valle d’Aosta ;  
15 nominati dal Ministro, tra esponenti significativi del mondo della cultura, dell’arte, della scuola, dell’università, del lavoro, delle professioni e dell’industria, e dell’associazionismo professionale (di questi, 3 esperti sono designati dalla Conferenza unificata Stato-regioni, città e autonomie locali, e 3 esperti sono designati dal CNEL);
3 nominati dal Ministro, in rappresentanza delle scuole pareggiate, parificate e legalmente riconosciute, e delle scuole dipendenti dagli enti locali.

La modifica introdotta prevede che la nuova composizione del CSPI passi da 36 a 45 membri; resterà invariata la componente elettiva (18 membri di cui 3 in rappresentanza delle minoranze linguistiche).
I membri nominati dal Ministro diventeranno di fatto 27: 15 esclusivamente tra esponenti significativi del mondo della cultura, 3 designati dalla Conferenza unificata Stato-Regioni e 3 dal CNEL, 3 in rappresentanza delle scuole non statali e 3 su designazione delle associazioni dei genitori.

La nuova composizione del CSPI modificherà gli “equilibri” politici interni al massimo organo collegiale del nostro sistema scolastico; la novità non mancherà di suscitare proteste.