Home I lettori ci scrivono Didattica a distanza e bonus 18 anni: una proposta

Didattica a distanza e bonus 18 anni: una proposta

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Un appello al buon senso rivolto alla Ministra della Pubblica istruzione.

Oramai la didattica a distanza pare sia diventata l’unica didattica possibile in questo periodo di vita domiciliare forzata.

Visto che ci sono difficoltà oggettive a raggiungere tutti gli studenti con tale forma di didattica, vi sono oggettive difficoltà nella distribuzione dei mezzi informatici in tutta la penisola anche da parte delle scuole,perché per esempio nelle scuole secondarie di secondo grado, spesso i ragazzi sono domiciliati in paesi diversi da quello in cui è situata la scuola, e con i vincoli imposti dai DPCM per il contenimento del contagio da Coronavirus, nessuno dovrebbe uscire dal proprio comune, tantomeno per recarsi in una scuola (chiusa) di un altro comune.

Ci sono i ragazzi e le ragazze che hanno 18 -19 anni e sono per la maggior parte quelli candidati ai prossimi esami di stato, per qualche mese dovranno stare ancora chiusi in casa.

Quando si comincerà ad uscire in maniera graduale, le distanze di sicurezza tra le persone si dovranno ancora rispettare, ma tra un paio di mesi per questi ragazzi scade anche la possibilità di spendere il bonus 18 anni per concerti, spettacoli ecc.

Il Governo potrebbe autorizzare i diciottenni ad usare il Bonus a loro spettante per l’acquisto di Netbook, Tablet o Smartphone, raggiungendo in maniera agevole e a km zero un’altra parte di studenti in difficoltà, oltre quelli che riusciranno a beneficiare del comodato d’uso di device da parte delle scuole.

 

Donato Esposto