Ci sono delle precise raccomandazioni anche per gli alunni Dsa e BES nelle indicazioni sulla didattica distanza fornite dalla nota Miur del 17 marzo.
Si parte dal fatto che la strumentazione tecnologica, con cui questi studenti già hanno di solito dimestichezza, rappresenta un elemento utile di facilitazione per la mediazione dei contenuti proposti. Quindi, da certi punti di vista, gli alunni BES e Dsa possono essere in qualche modo “avvantaggiati” rispetto agli atri.
La nota ricorda comunque che gli strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni Dsa e Bes, possono consistere, ad esempio, nell’utilizzo di software di sintesi vocale che trasformino compiti di lettura in compiti di ascolto, libri o vocabolari digitali, mappe concettuali. il riferimento normativo è il Decreto ministeriale 5669 del 12 luglio 2011 e le relative Linee Guida.
Per quanto riguarda invece gli alunni con BES non certificati, che si trovino in difficoltà linguistica e/o socio economica, il Dirigente scolastico, in caso di necessità da parte dello studente di strumentazione tecnologica, è chiamato ad attivare le procedure per assegnare, in comodato d’uso, eventuali dispositivi presenti nella dotazione scolastica. In alternativa, si possono richiedere appositi sussidi didattici attraverso il canale di comunicazione attivato nel portale ministeriale “Nuovo Coronavirus” e tramite
l’indirizzo supportoscuole@istruzione.it.
Raccomandazioni anche per gli alunni ricoverati presso le strutture ospedaliere o in cura presso la propria abitazione.
Vista la sospensione dell’attività didattica in presenza su tutto il territorio nazionale, nonché dei progetti di istruzione domiciliare e del servizio di scuola in ospedale, è possibile per questi alunni, l’attivazione delle procedure per effettuare didattica a distanza, al fine di mitigare lo stato di isolamento sociale connesso alla specifica situazione.
Nello specifico della Scuola in ospedale, il Dirigente scolastico si confronta con la Direzione sanitaria per individuare i possibili interventi e le modalità organizzative per garantire agli
studenti ospedalizzati di fruire delle attività didattiche a distanza.
Infine, la nota pensa alla scuola in carcere: in questo caso il dirigente scolastico dovrà confrontarsi con il Direttore del carcere e con la figura incardinata del coordinamento didattico, per individuare con quali forme e modalità poter continuare l’attività didattica.
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