Home I lettori ci scrivono Didattica a distanza, ma noi docenti siamo in vacanza o in servizio?

Didattica a distanza, ma noi docenti siamo in vacanza o in servizio?

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Ho letto con molta inquietudine le dichiarazioni pubblicate ieri dalla Ministra Azzolina “Bisogna recuperare un po’ di tempo scuola” e dall’On. Carla Ruocco (M5S) “Allunghiamo l’anno, in classe fino a luglio”.

Davanti ai possibili scenari che potrebbero aprirsi con il perdurare dell’emergenza sanitaria, si dicono preoccupate ed eventualmente disponibili ad uno slittamento delle attività didattiche sino a luglio! Sono ormai molte settimane che noi docenti mettiamo in campo tutto il nostro impegno, il nostro grande spirito di solidarietà, le nostre competenze, per cercare di far fronte in qualche modo a questa inaspettata emergenza.

Non di rado, anche dietro minacciosi ordini di servizio imposti dai dirigenti. Accade così che, tra formazione online e l’immane lavoro per svolgere la didattica a distanza, il monte ore impiegato supera persino quello solito. Facendo dei calcoli approssimativi si raggiungono anche le 36 ore !

Quindi, un carico di lavoro che supera ampiamente quello ordinario. Pertanto, le scuole sono si chiuse,  ma il lavoro non si è mai interrotto. Queste dichiarazioni devono avere in questa fase un minimo di buon senso. Chiedo: come intenderebbero allungare i tempi della didattica ?

I docenti, dopo mesi di duro lavoro, visto che non si sono risparmiati, hanno o no diritto ad un periodo di riposo ? Altrimenti ditecelo, lavoriamo a luglio e andiamo in ferie adesso !  Sono mai state in una classe nel mese di giugno (e non mi soffermo su luglio..), 30 persone chiuse in aula con 30 gradi ?? ? Per favore, siamo seri.

La regolarità dell’anno scolastico è già salvaguardata da apposito DPCM.

Si pensi, invece, ad organizzare seriamente l’inizio del prossimo anno scolastico, affinché si possa ricominciare senza i soliti problemi.