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Dietro le parole…il nulla

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Buon giorno gentile redazione,
leggo continuamente di accorati e sentiti appelli di varie istituzioni, il Ministro in primis, di autorevoli membri del CTS, vari politici, affinchè si riaprano le scuole e non si privino gli studenti di questa fondamentale istituzione, determinante per la crescita civile, culturale e sociale dei nostri ragazzi.

Dico a me stesso ed agli altri, “ come non essere d’accordo con queste posizioni”, bisognerebbe essere degli irresponsabili se non si riconoscesse l’altissima valenza della scuola e dei suoi organi in termini di progresso responsabile ed equilibrato per l’intero pianeta. Dove manca la scuola nascono regimi illiberali, perversità e malvagità di ogni genere.

Peccato che chi spesso si sbraccia per “implorare la riapertura delle scuole” non è coerente con se stesso.
Mi chiedo quali siano i provvedimenti essenziali e propedeutici affinchè si possa ragionare in termini di riapertura delle scuole in un clima di emergenza sanitaria grave:
Sono state eliminate le classi pollaio? Non mi risulta, anzi continuano ad esserci gruppi classe con 28 ed oltre alunni, sovente comprendenti ragazzi diversamente abili.

Avete notizie di poderose azioni di sdoppiamento delle classi? Qualche raro episodio di mia conoscenza. Vorrei comunicare a chi gestisce la strutturazione classi, che è 15 il massimo numero di alunni accettabile per fare della buona didattica, ma a quanto pare non intendono da quell’orecchio.

Sono stati reperiti nuovi spazi per favorire il distanziamento e rispettare tutte le norme che consentano di seguire le lezioni in sicurezza? Non mi risulta, se non in rari casi; anzi diverse istituzioni, prima dell’entrata in vigore del DPCM che ci ha portato in DAD, avevano organizzato l’attività con la formula “tutti in classe” poiché si doveva dare una parvenza di normalità, per una situazione che normale non è, purtroppo.

Le norme per distanziamento COVID si sommano a quelle per evacuazione antincendio ed emergenza, ma qualcuno non aveva compreso.
Sono stati installati tutti i dispositivi sanitari di prevenzione per controllo accessi nelle scuole (termoscanner, telecamere scanner)? Precentuali davvero poco significative.

Spero ci sia una distribuzione capillare di mascherine e gel igienizzante.
Vogliamo parlare degli spazi attrezzati all’aperto, nei giardini delle scuole, gazebo funzionali coperti da utilizzare almeno nelle belle giornate; avete informazioni in merito? Io non ho informazioni a riguardo.

Vi risulta che si sia avviato un piano nazionale perla messa in sicurezza delle scuole, per rendere gli spazi funzionali e didatticamente positivi in termini di “star bene a scuola”? Se ne parla da sempre, ma i fatti parlano chiaro, andiamo verso altri lidi.

Vogliamo parlare dei banchi a rotelle; mi chiedo se, chi ha concepito questa idea si sia fatto un esame di coscienza. Vogliamo esprimerci in termini funzionali? Utilità tendente a zero. Meglio i vecchi banchi singoli, più resistenti e spaziosi;
Qualcosa si muove sulle dotazioni informatiche per studenti e docenti, ma anche qui, quante battaglie per far acquistare un computer e sostituire i vecchi pentium.

Avete notizia della istituzione di un presidio sanitario nelle scuole e del medico scolastico supportato da infermieri professionali? Non mi risulta se non in rari casi.
Avete notizie di continui ed incessanti controlli sanitari sul personale scolastico e sulla comunità studentesca? Qualcosa si muove, molto lentamente.

Avete notizie di trasporti funzionali in cui tutti i posti siano a sedere con distanziamento di sicurezza? Sappiamo come è andata a finire, una disorganizzazione allucinante degna di un girone dantesco. Qua occorre fare una riflessione sulla formula 80% di riempimento mezzi, come se il virus si curasse di questo accenno di buona volontà e disponibilità delle istituzioni. Che ipocrisia e inganno.

Chi gestisce la sicurezza nazionale, saprà che andremmo incontro a sempre più frequenti emergenze pandemiche. Stanno predisponendo un Piano Nazionale di Sicurezza Sanitaria che consenta di salvaguardare la Scuola? Non ne sono a conoscenza.

Con questi presupposti, si pensa veramente che ci sia una alternativa seria e sicura alla didattica a distanza? Rispondere onestamente per cortesia, ricordando che la scuola non è un parcheggio.

Possiamo poi dimenticarci delle continue riforme attuate e mai richieste, che dovevano soddisfare solo esigenze di far cassa ma erano completamente estranee alle necessità didattiche ed educative del mondo dell’istruzione. Riforma Berlinguer, Riforma Moratti, la devastante Riforma Gelmini che ha sottratto alle scuole enormi risorse ed ha umiliato e prosciugato in termini di tempo scuola tutti gli indirizzi delle secondarie di primo e secondo grado, la Buona Scuola di Renzi ( lasciamo perdere per carità).

Ora improvvisamente, tutti si accorgono della importanza dell’Istituzione, del “fare scuola”, della necessità di far presto per salvare l’anno scolastico.
Non so come andrà a finire, mi auguro che si venga fuori dalla situazione migliori nell’animo, nella volontà, nello spirito e soprattutto, qui mi rivolgo ai politici, ascoltate davvero le grida di dolore che vengono dalla scuola, affinchè la sofferenza che questa istituzione ha sopportato in tutti questi anni sia da monito per chi volesse ancora sottrarre risorse ed energie.

Ci pensino bene questi signori, pensino e riflettano sul male che è stato fatto. Pensate che ascolteranno? Dubito fortemente, a meno che non vengano fatte scelte di rottura rispetto al passato.

D’altronde sono tre i capisaldi sui quali si fonda il livello di civiltà di una nazione: la Scuola, la Sanità, la Giustizia; il percorso di crescita per tutti questi ambiti è ancora molto lungo e fiumi di parole sono stati spesi senza beneficio in termini di utilità sociale collettiva.
All’orizzonte purtroppo niente di nuovo.