VIDEO – Anno scolastico 2021/22, l’inaugurazione con Mattarella e Bianchi

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DAL NOSTRO INVIATO A PIZZO CALABRO (VV)

Al via oggi pomeriggio, alle ore 16:30, l’inaugurazione dell’anno scolastico 2021/2022. L’evento, intitolato “Tutti a scuola”, si svolge all’Istituto omnicomprensivo di Pizzo Calabro (Vibo Valentia), alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella e del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. All’iniziativa prenderanno parte personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, oltre che studentesse e studenti da tutta Italia. Saranno presenti alcune scuole che hanno realizzato i migliori percorsi didattici sui temi della legalità e della cittadinanza.

Ore 15:30: Il conduttore Flavio Insinna parla coi giornalisti:

Ore 16:00: il capo della polizia Giannini parla ai piccoli studenti:

Ore 16:15: il ministro Patrizio Bianchi posta una foto con gli studenti da Pizzo Calabro:

Ore 16:30: prende avvio “Tutti a scuola”. I conduttori Flavio Insinna e Andrea Delogu conducono l’evento in diretta su Rai 1.

Ore 16:40: arriva il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. L’inno nazionale di Mameli viene suonato e cantato dai partecipanti e dal pubblico.

Ore 16:50: l’Amerigo Vespucci saluta il Presidente della Repubblica dal mare della Calabria:

Ore 17:00: si esibiscono i cantanti Tancredi e Massimo Ranieri (che al termine saluta il presidente Mattarella in prima fila).

Ore 17:10: è il momento dello sport e dei medagliati delle olimpiadi e delle paraolimpiadi di Tokyo accompagnati dai presidenti Giovanni Malagò (Coni) e Luca Pancalli (Cip). Ospiti gli atleti Caterina Banti, Monica Graziana Contrafatto, Marcell Jacobs, Vincenza Petrilli, Stefano Raimondi e Giulia Terzi. Il presidente del Coni Malagò: “Ero convinto della forza dei nostri atleti, la scintilla è partita dagli europei di calcio. Ci siamo caricati con quella vittoria. Non c’era pubblico. Gli unici sostenitori eravamo noi. Quell’onda poi è continuata anche con le paraolimpiadi e la pallavolo femminile e maschile. Siamo l’orgoglio dell’Italia”.

Pancalli (presidente Cip): “Onore anche a chi non è arrivato a medaglia, i quarto o quinti posti. Però 109 medaglie dallo sport italiano sono un grande orgoglio. Più di questo non si poteva fare. Si ricordi di regalare sogni agli alunni delle scuole italiane purchè lo sport sia accessibile a tutti. Siamo per sostenere non solo uno su mille che ce la fa, ma tutti quanti gli altri”.

Ore 17:30: spazio alle varie iniziative delle scuole italiane in favore della legalità. Dagli Istituti Comprensivo “5 Bologna” e Scuola secondaria di I grado “Testoni Fioravanti” di Bologna all’Istituto “I.O. Griselli” di Montescudaio (PI), dall’Istituto Comprensivo “Jannuzzi – Mons. Di Donna” di Andria (BT) alle sbandieratrici dell’Istituto Comprensivo 2 Sant’Agata de’ Goti (BN), dall’Istituto Omnicomprensivo Statale “Bruno – Vinci” di Nicotera (VV) all’Istituto Comprensivo “Archimede” di Siracusa, fino all’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “Paolo Frisi” di Milano.

Bianchi: “La scuola è il ritmo della vita di tutti noi”

Ore 18:00: interviene il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi:

“Signor Presidente, amici tutti, fatemelo dire con emozione, con tutti i ragazzi di Pizzo Calabro, apriamo il nuovo anno scolastico, tutti a scuola, tutti in presenza. Non è il risultato di una routine, non è neanche un azzardo, è il risultato del lavoro silenzioso che per mesi tutto il mondo della scuola ha fatto, anche nei momenti più bui la scuola aveva la porta aperta. La scuola è la più grande comunità di tutta Italia. Nella scuola lavorano un milione e mezzo di persone che hanno permesso a 10 milioni di studenti di tornare ed è stata la prima a vaccinarsi. Il nostro personale si è vaccinato al 94%, grazie a loro, ai nostri ragazzi e alle famiglie. Abbiamo sempre tenuto il collegamento coi nostri ragazzi. Un milione e 100mila ragazzi hanno fatto la maturità, abbiamo recuperato un milione e 650 mila ore. I nostri sottosegretari Floridia e Sasso hanno lavorato moltissimo. La nostra missione era portare a scuola i ragazzi, ce l’aveva chiesto il premier Draghi e ce l’abbiamo fatta, anche noi abbiamo vinto la nostra medaglia. Il green pass sembrava una missione impossibile, ce l’abbiamo fatta. Abbiamo cominciato con le riforme, la nostra scuola tecnico-professionale e poi il reclutamento, l’assunzione dei nostri docenti e del nostro personale e poi la formazione del mondo della scuola. E poi la riforma dell’organizzazione e della didattica. La scuola non si è mai fermata, è il battito della vita di tutti noi e quando non c’è stata ci siamo sentiti persi. La battaglia contro questo virus non è finita però insieme ce la faremo, abbiamo intrapreso il nostro cammino, vinceremo anche questa medaglia. Credo debba partire da Pizzo Calabro questo messaggio, il nostro Paese può vincere questa battaglia, la scuola riapre e l’Italia riparte”.

Ore 18:20: sale sul palco il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:

“Rivolgo un saluto di grande cordialità a tutti i presenti, un ringraziamento alla bella scuola che ci ospita e un saluto all’intera Pizzo Calabro. Ringrazio il ministro per quanto ci ha detto nel suo intervento, ringrazio i conduttori, la Rai, gli artisti, gli atleti. Ringrazio i ragazzi che sono saliti sul palco, l’orchestra e il direttore. Oggi è un giorno speciale, allegro, di speranza e impegno per il nostro Paese. Ogni anno il primo giorno di scuola suscita attesa. Voi ragazze e ragazzi tornate di nuovo tutti in aula insieme ai vostri insegnanti dopo le grandi sofferenze che la pandemia ci ha imposto. Questo rappresenta la ripartenza dell’Italia, si riallacciano i fili che si erano interrotti. Lo studio, ma anche le amicizie e questo trasmette energia a tutta la comunità. La scuola è ossigeno, il suo funzionamento è lo specchio di tutto il paese. Abbiamo una scuola di valore grazie al personale e a voi studenti. Sappiamo che dobbiamo migliorare, ci sono delle disuguaglianze che la pandemia ha evidenziato. Non sono mancati gli sforzi per garantire l’avvio dell’anno scolastico, si è lavorato tanto, ci sono stati investimenti doverosi con risorse impiegate per avere una scuola più moderna, avere edifici più sicuri. La scuola non è un capitolo accessorio, bensì è assolutamente centrale per la ripartenza. Sentiamo dire spesso che la crisi sollecita cambiamento, la pandemia ha recato tanti dolori e lutti, ancora conduce a morti decine di nostri concittadini, ha prodotto povertà e diseguaglianze. I nostri bambini hanno pagato un prezzo molto alto. Ma la risposta ha preso forma dal coraggio, dal senso del dovere che tanti hanno dimostrato. Rinunciare alla scuola in presenza è stato un sacrificio sofferto. Grazie all’impegno di tutti è stato possibile continuare l’apprendimento. E la Dad, seppur con i suoi limiti, ha permesso questo. Proprio la Dad ha evidenziato i ritardi di sviluppo nel nostro Paese. Bisogna correggere quest’inaccettabile realtà. Ora grazie alle vaccinazioni e alle misure di precauzione questo non deve più accadere. L’abbandono dei ragazzi è stato contenuto dagli insegnanti che li hanno cercati, anche quando erano lontani da casa. A tante ragazze e tanti ragazzi la pandemia ha fatto comprendere la capacità del noi, nonostante i distanziamenti. La solitudine ha lasciato talvolta delle tracce. È importante l’adesione alla vaccinazione, spesso sono stati proprio i giovani a rompere gli indugi, volevano uscire di casa, tornare con gli amici. Merita attenzione la grande partecipazione degli studenti alla campagna vaccinale. Proprio il mondo della scuola si è dimostrato un grande antivirus. Questo che è un obiettivo per l’intera società, la scuola lo ha raggiunto e vuole guardare avanti. La scuola tende a essere motore della trasformazione sociale. Non ci sarà crescita se i ragazzi di famiglie meno abbienti non avranno pari diritti. Si trova nella scuola il capitale umano per una crescita economica e civile. I lavori cambiano con una rapidità che la storia non ha mai conosciuto. La scuola insegna a essere italiani, accomunando tutti i ragazzi che arrivano da ogni luogo. I ragazzi con difficoltà e le loro famiglie hanno sofferto moltissimo in questi mesi, la scuola è il primo luogo che sperimenta che le diversità sono ricchezza. Ci sono momenti in cui si avverte di essere a un bivio, cambiare marcia, specchiarsi nella loro speranza si trova la forza. Voi ragazzi avete il compito di scrivere la nostra storia, sarà un anno speciale, un anno scolastico“.

Ore 18:45: dopo l’intervento del capo dello Stato, si conclude la cerimonia.