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Dirigenti e imprenditori insegneranno negli istituti tecnico-professionali, per Valditara presto la scuola guarderà alle imprese da vicino

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Ha affrontato diversi temi il ministro Giuseppe Valditara, intervenuto alla 38esima edizione del Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Capri: dopo avere auspicato una forte “alleanza tra scuola e privati, attraverso il project financing e il dialogo con gli enti locali”, il titolare dell’Istruzione e del Merito ha annunciato che per il futuro prossimo è stato “previsto che dirigenti, manager e imprenditori potranno insegnare negli istituti tecnico-professionali”, come “abbiamo previsto di rafforzare l’alternanza scuola-lavoro e l’apprendistato formativo, dedicare più ore a tutta quella formazione che passa dai laboratori e dal raccordo con le imprese. E poi per la prima volta abbiamo detto che la scuola può fare anche ricerca”.

In estate docenti del terzo settore o studenti universitari

Rispondendo, invece, alla domanda sulle vacanze frammentate come negli altri Paesi, Valditara ha così replicato: “la cosa più importante è un piano estate per far sì che le scuole siano aperte in estate non necessariamente con attività didattica ma anche con un’attività che comunque consenta ai ragazzi figli di lavoratori che non si possono permettere un certo tipo di vacanze di avere la scuola come un punto di riferimento fisso”.

“Abbiamo individuato – ha continuato il ministro – dei fondi per questo. Non dovranno esserci necessariamente soltanto insegnanti, che potranno volontariamente aderire a questo progetto, ma ci potranno essere associazioni del terzo settore o studenti universitari“.

Il docente tutor funzionale alla rivoluzione del merito

Il ministro Valditara è infine tornato su quella che ha definito “la rivoluzione del merito: è rappresentata – ha detto – dalla scuola che valorizza le potenzialità che ogni ragazzo ha dentro di sé. La scuola del merito vuol dire individuare i talenti e valorizzarli”.

“Di qui il docente tutor. Non dobbiamo pensare ad un modello di scuola che appiattisca ma che valorizzi le specificità di ciascuno, che sappia recuperare e accelerare”, ha concluso il titolare del Mim.