Home I lettori ci scrivono Dirigenti scolastici calabresi scrivono al Ministro sulla “pesatura” delle scuole

Dirigenti scolastici calabresi scrivono al Ministro sulla “pesatura” delle scuole

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Al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

Oggetto: Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo – Area Istruzione e Ricerca – Dirigenza Scolastica. Pesatura delle Istituzioni scolastiche.

Il giorno 31 maggio 2023 la parte pubblica per il MIM e le OO.SS. in indirizzo, hanno siglato l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo che individua “le fasce di complessità, criteri di riparto e impiego della risorsa costituente il Fondo Unico Nazionale (FUN), tra quota destinata alla retribuzione di posizione e quota destinata alla retribuzione di risultato, per l’a.s. 2023-2024″.

Il giorno successivo sono state rese note le attribuzioni di punteggio per le Istituzioni scolastiche delle diverse regioni e, quindi, si è avuta contezza dei loro effetti sulla pesatura delle Istituzioni scolastiche.

Purtroppo, almeno nel caso della Calabria, si è subito evidenziata una situazione paradossale e addirittura grottesca per le gravi incongruenze emerse dai punteggi attribuiti alle diverse scuole.

Basti pensare, a titolo di esempio, che i due Licei storici della Provincia di Cosenza, il Liceo Scientifico “G.B. Scorza” di Cosenza e il Liceo Classico “B. Telesio” di Cosenza, il primo con 1.184 alunni iscritti, il secondo con 1.049, risultano ricadere entrambi in terza fascia, preceduti da Scuole che non arrivano a 300 iscritti.

Al contrario, istituti sottodimensionati, quindi attualmente affidati o da affidare a reggenza, quali “IIS ITE V. COSENTINO-IPAA TODARO di RENDE” e l’IC Bianchi-Scigliano, il primo con soli 435 alunni e il secondo addirittura con soli 296 alunni iscritti, ricadono in prima fascia.

Questi semplici esempi evidenziano come il sistema di attribuzione dei punteggi per la pesatura delle istituzioni scolastiche presenti delle evidenti vulnerabilità e vada, quindi, modificato, prima della sua adozione, effettuando delle simulazioni che avrebbero dovuto essere effettuate prima della firma dell’Ipotesi di Contratto siglato, proprio per evitare evidenti incongruenze.

Si precisa che aberrazioni quali quelle narrate per la regione Calabria, sono presenti in tante altre regioni, almeno per quanto riferito da colleghi.

L’adozione dal 2023-2024 del nuovo sistema di attribuzione dei punteggi, risulterebbe dannosa e deleteria per il sistema scolastico nazionale. Per esempio, infatti, i Licei scientifici o classici o molti Istituti Comprensivi, diventando, come negli esempi calabresi illustrati, declassati in seconda o addirittura terza fascia (è evidente che il sistema proposto penalizzi oltremodo i licei e gli Istituti comprensivi a vantaggio degli IIS e dei Professionali e Tecnici) pur con un numero di alunni ragguardevole e una evidente complessità di gestione, sarebbero sedi poco ambite dai dirigenti scolastici, comportando una mole di lavoro non indifferente a fronte di una retribuzione inferiore a quella di un istituto di soli 296 alunni classificato addirittura in prima fascia. Per di più questi istituti sottodimensionati, e inseriti nella fascia più alta, saranno comunque nel prossimo a.s. accorpati ad altri istituti con un numero di alunni più elevato con le operazioni di dimensionamento scolastico. Paradossalmente potrebbe quindi verificarsi che un Istituto di terza fascia accorpi quello di prima.

Confermare le scelte effettuate comporterebbe distorsioni e malfunzionamenti di tutto il sistema scolastico, con l’evidente contraddizione che il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che per mandato istituzionale ha nella valutazione uno dei suoi compiti più importanti, offrirebbe un esempio negativo di applicazione della valutazione esteso a tutto il territorio nazionale.

Si sottolinea che gli “errori” evidenziati costituiscono solo la punta dell’iceberg delle distorsioni che un’analisi attenta può facilmente rilevare.

Riteniamo anche che le clausole di salvaguardia inserite in contratto non siano applicabili correttamente nel caso specifico. Infatti queste salvaguardano, parzialmente, i dirigenti scolastici “danneggiati” da una pesatura per loro svantaggiosa economicamente, ma non salvaguardano le Scuole dagli effetti negativi indotti. Sarebbe infatti auspicabile il trasferimento di un dirigente scolastico da una Scuola in scadenza di contratto, dopo solo un triennio, quando la continuità potrebbe invece garantire risultati di gestione migliori?

A parere degli scriventi non è neanche auspicabile la revisione del sistema di pesatura soltanto a partire dall’a.s. 2024-2025. Infatti se si concedesse, a partire dall’a.s. 2023-2024, il trasferimento dei dirigenti scolastici in scadenza di contratto, potrebbe accadere che le Scuole da loro attualmente dirette potrebbero, a seguito della revisione, essere nuovamente classificate in una fascia più alta, mentre quelle di destinazione potrebbero essere declassate: allora in tal caso si creerebbero nuovamente le condizioni per una nuova applicazione delle norme di salvaguardia, con conseguente nuovo “balletto” di trasferimenti.

È evidente che tutto quanto esposto porta alla ragionevole soluzione di rinvio dell’adozione del sistema di pesatura delle Istituzioni Scolastiche al 2024-2025 o, in subordine, alla sua immediata revisione prima della applicazione. Per il prossimo anno scolastico, anzi, sarebbe auspicabile considerare l’ipotesi di valutare tutte le Istituzioni Scolastiche: come scuole normo dimensionate e/o scuole sotto dimensionate (queste ultime da accorpare alle prime a seguito del processo di dimensionamento scolastico); il tutto, ovviamente, nel pieno rispetto dei vincoli finanziari a garanzia dell’esito positivo del controllo degli organi competenti.

La presente nota, firmata per il momento solo da quattro dirigenti scolastici, sarà condivisa anche da molti degli altri dirigenti, a seguito della sua diffusione che, a causa dei tempi ristretti, non è stato possibile effettuare finora.

Siamo certi che la nostra nota verrà tenuta in debita considerazione dalle S.V. in indirizzo e che saranno valutati gli opportuni correttivi per ovviare alla paradossale situazione determinatasi.

Con osservanza

Il dirigente scolastico del Liceo Scientifico “G.B. Scorza” di Cosenza – prof. Aldo Trecroci

Il dirigente scolastico del Liceo Classico “B. Telesio” di Cosenza – prof. Antonio Iaconianni

La dirigente scolastica dell’IC “Fausto Gullo” di Cosenza – prof.ssa Rosellina Ferraro

Il dirigente scolastico dell’IIS “Da Vinci-Nitti” di Cosenza – prof. Damiano De Paola