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Diritti dell’infanzia: in occasione del 20 novembre iniziativa del Movimento di Cooperazione educativa per mettere in primo piano il diritto alla pace

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L’iniziativa che il Movimento di Cooperazione Educativa ha deciso di promuovere in occasione del 20 novembre si intitola Giornata del diritto alla pace per l’infanzia.

“Ma – spiega Roberto Lovattini, ex maestro di scuola primaria e coordinatore del progetto – l’idea non è stata certamente quella di cambiare il nome della ricorrenza quanto piuttosto di mettere in evidenza il fatto che il diritto alla pace è il più importante di tutti anche se oggi, purtroppo, in molte parti del mondo non è affatto rispettato”.
“Per noi –
spiega Lovattini – il tema della pace va affrontato non solo in occasione di qualche ricorrenza, diciamo piuttosto che dovrebbe essere alla base di tutto l’apprendimento. Voglio dire che non ha molto senso sventolare qualche bandierina il 20 novembre e poi, nel resto dell’anno fare altro; penso invece che il 20 novembre possa essere l’inizio, o anche la continuazione di un lavoro di ricerca sul tema pace da proseguire per tutto l’anno”.

La proposta del Movimento di Cooperazione è stata accolta anche dalla Fimem, la federazione di tutti i movimenti che, in molti paesi del mondo si ispirano alla pedagogia Freinet. Le classi che intendono partecipare e aderire possono produrre materiali grafici o video da inviare al gruppo di lavoro coordinato da Roberto Lovattini che sta predisponendo un sito web in cui raccogliere i diversi prodotti (chi è interessato può scrivere a [email protected])
Verso la fine dell’anno, ci sarà un webinar al quale prenderanno parte tutte le classi coinvolte (si prevede la partecipazione di scuole di molti Paesi, anche extra-europei poiché della Fimem fanno parte anche movimenti africani, sudamericani e asiatici).

L’iniziativa è perfettamente in linea con la storia del Movimento di Cooperazione che fin dai suoi inizi, negli anni ’50, aveva messo questo tema al centro delle pratiche didattiche.
Basti pensare al fatto che lo stesso Mario Lodi vi aveva dedicato molti lavori (un esempio fra i tanti è dato dal racconto intitolato La strabomba).