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Divieto di fumare

Il Miur, con nota del 25 gennaio 2005 – prot. n. 16 del Dipartimento per la programmazione ministeriale del bilancio, delle risorse umane e dell’informazione – Direzione generale per le risorse umane del Ministero, acquisti e affari generali – Ufficio VII – Servizio di prevenzione e protezione, richiama la circolare del 17 dicembre scorso emanata dal Ministero della Salute e riguardante la tutela della salute dei non fumatori, ovvero le "Indicazioni interpretative ed attuative dei divieti conseguenti all’entrata in vigore dell’articolo 51 della legge 16 gennaio 2003, n. 3".
Nella suddetta nota del Ministero dell’Istruzione si comunica che nel sito intranet è consultabile l’opuscolo (Circolare 17/12/2004 Min. Salute) che ha valore di documento di informazione per i lavoratori. Si richiede, inoltre, di trasmettere urgentemente, nel caso non fosse stato effettuato nel passato, la designazione dei responsabili per ogni singola struttura, in conformità delle prescrizioni contenute nella citata circolare del 17/12/2004.
Anche nella successiva nota del 27 gennaio 2005, prot. 151 del Dipartimento per l’istruzione, si fa riferimento alla circolare del Ministero della Salute, che "persegue il fine primario della tutela della salute dei non fumatori, con l’obiettivo della massima estensione possibile del divieto di fumare, che, come tale, deve essere ritenuto di portata generale".
In base alla normativa vigente, il divieto di fumare si applica non solo nei luoghi di lavoro pubblici, ma anche in tutti quelli privati, che siano aperti al pubblico o ad utenti. Il divieto riguarda gli stessi lavoratori dipendenti "in quanto utenti dei locali nell’ambito dei quali prestano la loro attività lavorativa".
La normativa, ovviamente, trova applicazione anche nelle istituzioni scolastiche, per le quali il divieto era già vigente ai sensi dell’art. 1 della legge n. 584/75 e della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 dicembre 1995. Quest’ultima, in particolare, ha individuato i locali scolastici nei quali è operante tale divieto: aule, corridoi, segreterie, biblioteche, sale di lettura, bagni, ecc.
Con la nota del 27 gennaio scorso, il Miur invita il personale scolastico a promuovere, nell’ambito dei percorsi didattici e dell’offerta formativa, occasioni di studio, di riflessione e di approfondimento ed azioni di carattere informativo sul tema in questione. Il Dipartimento per l’istruzione ritiene di grande interesse le iniziative che le istituzioni scolastiche attiveranno, con particolare riferimento a quelle di prevenzione realizzate con il coinvolgimento attivo dei ragazzi, al fine di far acquisire comportamenti responsabili e consapevoli nel rispetto di sé e degli altri.

Redazione

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