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Docente aggredito, Flc-Cgil: nulla giustifica l’irruzione di chicchessia a scuola. Organico ATA insufficiente a garantire sorveglianza

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La vicenda del docente aggredito all’Istituto Majorana di Bari, avvenuta lo scorso 23 settembre, sta facendo davvero scalpore anche a causa delle versioni incongruenti fornite rispettivamente dalla dirigente della scuola, che parla di un fatto che poteva succedere ovunque, accusando il professore di aver assunto un atteggiamento ambiguo con le studentesse, e dalla vittima dell’aggressione, che nega tutto dicendo che si è trattato di un atteggiamento di tipo mafioso.

Mentre ci si chiede quale sia la verità, Flc-Cgil Bari ha commentato la vicenda in un comunicato stampa, ponendosi a fianco dell’insegnante e chiarendo il fatto che si tratti di un gesto da condannare in qualunque caso. “L’aggressione subita dal docente dell’I.P.E.O.A. ‘Majorana’ di Bari è da condannare senza mezzi termini. Non esiste alcun argomento che possa giustificare l’irruzione di chicchessia negli ambienti scolastici di qualsiasi istituto per aggredire verbalmente e fisicamente un docente che, nell’esercizio delle sue funzioni, si qualifica come pubblico ufficiale. Per questo la FLC CGIL di Bari esprime la propria solidarietà al collega aggredito e a tutto l’istituto”.

Il sindacato, ovviamente, chiede chiarezza: “Chiediamo che l’Amministrazione scolastica sia rapida nell’accertare tutti i profili di questa vicenda, apprestando tutti gli atti necessari per mettere in condizione il docente di riprendere servizio in un altro contesto scolastico”.

Come evitare altri episodi del genere?

Secondo Flc-Cgil Bari occorre intervenire sulla sicurezza degli istituti scolastici: “La brutale violenza subita dal collega, qualunque motivazione l’abbia scatenata, mette certamente in evidenza le ragioni per cui abbiamo manifestato unitariamente lo scorso venerdì sotto la Prefettura. L’organico del personale ATA è insufficiente a garantire vigilanza, sorveglianza, servizi adeguati nelle nostre scuole, specie nelle scuole che operano in contesti complessi come il quartiere “San Paolo” di Bari, posto che le prevaricazioni ai danni del personale della scuola non riguardano soltanto i quartieri difficili, come purtroppo testimonia la nostra cronaca locale recente”.

“Conosciamo bene la qualità del personale docente e ATA dell’Istituto che, anche in questo caso, ha fatto il possibile, nelle condizioni date, per prevedere i rischi, contenere i danni e individuare le responsabilità. Sappiamo quanto quotidianamente il personale dell’Istituto si prodighi per il successo formativo e soprattutto per l’inclusione scolastica di studenti portatori di bisogni particolari (su circa 800 studenti, quasi 90 sono diversamente abili e tanti BES)”, si legge ancora nel comunicato.

“Tutti quanti, a partire dal docente coinvolto, non meritano né allusioni, né mezze giustificazioni dell’atto perpetrato, né tanto meno le aperte strumentalizzazioni politiche cui stiamo assistendo in queste ore. Chi ha la facoltà e la responsabilità di modificare le condizioni in cui opera il Majorana, come tutte le scuole del nostro territorio, oltre a fare dichiarazioni che alimentano una retorica inutile e stucchevole fatta di nulla, agisca con atti concreti, partendo dall’organico e dalla condizione sociale, economica e professionale degli operatori della scuola. Noi, come FLC CGIL di Bari, saremo sempre a supporto di tutti quanti vorranno impegnarsi in questo senso, perché fatti come questo non debbano più ripetersi”, concludono.