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Docente trova 600 euro e li consegna alla Polizia, erano di un pensionato: “Spero che il mio gesto sia d’esempio ai miei studenti”

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Una storia a lieto fine: una docente, di 26 anni, dopo aver trovato 600 euro allo sportello Postamat, li ha consegnati alla Polizia. Si trattava della pensione di un anziano, che, commosso, per premiarla per l’onestà le ha regalato 50 euro. Lo riporta La Repubblica.

La ricostruzione dei fatti

Tutto è avvenuto a Barriera di Milano, quartiere di Torino. La donna, originaria di Benevento, insegna educazione fisica da due anni in un istituto della città. Mentre era in fila la giovane docente si è vista erogare 600 euro in contanti: la pensione di un 67enne romeno, che per sbadataggine, era andato via prima di ritirare il denaro.

“Pochi minuti più tardi dovevo essere a scuola, avevo lezione. Ho detto al mio compagno, poliziotto, di avvisare la questura, di far sapere che dopo il lavoro sarei andata in commissariato a consegnare il denaro”. Così ha fatto. “Quando mi sono presentata al commissariato per restituire il denaro, gli agenti mi hanno ringraziato e si sono complimentati con me. Erano stupiti perché mi hanno detto: ‘Non succede tutti i giorni'”.

Gli investigatori hanno acquisito i filmati delle telecamere puntate sul postamat e velocemente sono risaliti al pensionato.

I 50 euro andranno in beneficenza

“Spesso le persone coltivano ancora dei pregiudizi nei confronti di chi viene dal Sud, ma io rifarei quello che ho fatto mille volte: mi sono messa nei panni di quel signore, poteva essere mio nonno. Spero che il mio gesto serva a testimoniare agli altri che aiutare il prossimo è la cosa più bella che ci sia”, ha detto la giovane.

Quest’ultima non intascherà il premio del pensionato: “Ho preso i 50 euro, lo ringrazio ma non voglio tenerli: nei prossimi giorni tornerò in questura affinché mi indichino una associazione alla quale donarli in beneficenza. Piuttosto mi piacerebbe incontrare il signore per salutarlo: non ci siamo mai visti in faccia, non so neanche come si chiama. Sarebbe bello testimoniare insieme, attraverso questa piccola storia, che si può ancora avere fiducia nel prossimo”.

Quello della giovane, ha spiegato, è stato anche un “gesto d’amore verso la città che mi ha accolta, e poi sono un’insegnante, spero che il mio gesto sia d’esempio ai miei studenti: fare del bene è la cosa più bella che ci sia”.