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Docente tutor e orientatore: funzione e compiti delle nuove figure introdotte nella scuola

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Nel piano di riforma scolastica disegnata dal Ministro Valditara, a partire dall’anno scolastico 2023/2024 trovano spazio due nuove figure: il docente tutor e il docente orientatore. Questi hanno l’obiettivo di valorizzare le inclinazioni e i talenti di ciascun alunno, promuovere il senso del merito nel successo formativo e supportare gli studenti e le loro famiglie al fine di consentire a ogni singolo alunno di fare scelte consapevoli per il proprio futuro sia nello studio sia nel mondo del lavoro.

Docente tutor

La figura del docente tutor, presente nella scuola secondaria di primo e secondo grado, supportato dalla figura del docente orientatore, seguirà tra i 30 e i 50 alunni, svolgendo le seguenti funzioni:
a) aiutare ogni studente a rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono il suo E-port-folio personale
b) costituirsi come consigliere delle famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi o delle prospettive professionali dello studente.

Cos’è il E-port-folio personale?

Si tratta di un documento nel quale sono evidenziati, in forma sintetica, gli apprendimenti personalizzati integrati e completati, in un quadro unitario il percorso scolastico, alfine di favorire l’orientamento rispetto alle competenze progressivamente maturate negli anni precedenti e, in particolare, nelle esperienze di insegnamento dell’anno in corso.

Compiti del tutor relativi al E-port-folio personale

Secondo quanto indicato nella circolare ministeriale 958 del 5 aprile 2023 il docente tutor ha il compito di rivedere le parti fondamentali che contraddistinguono l’E-port-folio personale, nello specifico:
a. il percorso di studi compiuti, anche attraverso attività che ne documentino la personalizzazione;
b. lo sviluppo documentato delle competenze in prospettiva del proprio personale progetto di vita culturale e professionale (trovano in questo spazio collocazione, ad esempio, anche le competenze sviluppate a seguito di attività svolte nell’ambito dei progetti finanziati con fondi europei o, per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO));
c. le riflessioni in chiave valutativa, auto-valutativa e orientativa sul percorso svolto e, soprattutto, sulle sue prospettive.;
d. la scelta di almeno un prodotto riconosciuto criticamente dallo studente in ciascun anno scolastico e formativo come il proprio “capolavoro”

Consigliere delle famiglie

Nella misura in cui, sulla scorta del E-port-folio personale, consiglia le famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi o delle prospettive professionali dello studente, anche alla luce dei dati territoriali e nazionali e delle informazioni contenute nella piattaforma digitale unica per l’orientamento creata appositamente al fine di far trovare indicazioni in merito.

Contenuti della piattaforma

Nella piattaforma nazionale le famiglie e gli stessi studenti possono trovare indicazioni in merito a:
scelta consapevole, nel passaggio dal primo al secondo ciclo di studi, sulla base delle competenze chiave, delle motivazioni e degli interessi prevalenti;
• la documentazione territoriale e nazionale riguardante il passaggio dal secondo ciclo all’offerta formativa del sistema terziario
• la transizione scuola-lavoro, con dati relativi sia alle professionalità più richieste nei diversi territori, sia sulle prospettive occupazionali e retributive correlate ai diversi titoli di studio secondari e terziari;

La piattaforma inoltre ha uno spazio riservato in cui sarà possibile consultare la stratificazione annuale del proprio EPortfolio relativo alle competenze acquisite nei percorsi scolastici, ed extrascolastici.

Compito della scuola

Ogni istituzione scolastica, nell’ambito della propria organizzazione individua una figura con il compito di gestire i dati di cui sopra e di integrarli con quelli specifici raccolti nelle differenti realtà economiche e territoriali, nell’ottica di agevolare la prosecuzione del percorso di studi o l’ingresso nel mondo del lavoro. In questa logica le scuole favoriscono l’incontro tra le competenze degli studenti e la domanda di lavoro.