Docente tutor, le indiscrezioni dalle stanze ministeriali: quanto guadagneranno?

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Nell’appuntamento di oggi con la rubrica “A domanda risponde”, il prof Lucio Ficara risponde ad alcune domande sulla questione del docente tutor.

DOMANDA n. 1

Si sente tanto parlare del docente Tutor, molti si chiedono di cosa si occuperà questa nuova figura e come sarà definita contrattualmente?

RISPOSTA

Ogni scuola secondaria di I e II grado individuerà, tra i professori in organico a tempo indeterminato, i cosiddetti “docenti tutor”. Si tratta di figure chiamate a svolgere la funzione “tutor” di gruppi di studenti, in un confronto continuo con lo studente, la sua famiglia e i colleghi. Ogni studente verrà seguito dal Tutor nella fase di orientamento e nei momenti di scelta di percorsi di studio o di attività di lavoro. Tale figura dovrebbe esordire a partire dall’anno scolastico 2023-2024 e, trovando un accordo con i sindacati, dovrebbe essere definita giuridicamente ed economicamente nel prossimo contratto scuola.

DOMANDA n. 2

Come verranno scelti i docenti tutor e come verranno formati a svolgere il loro ruolo?

RISPOSTA

Il Ministro Valditara ha dichiarato che i docenti tutor si potranno proporre su base volontaria, i sindacati propongono anche il criterio dell’anzianità e dell’esperienza per accedere a questa funzione, e verranno formati con specifici corsi di formazione coordinati da Nuclei di supporto istituiti presso ciascun Ufficio Scolastico Regionale.

DOMANDA n. 3

Quanto guadagneranno in più i docenti tutor?

RISPOSTA

Questo potrà essere deciso solo attraverso un accordo contrattuale che al momento, essendo solo ai primi confronti su questo argomento, non c’è. Per adesso non sono previsti grandi risorse finanziarie per questa figura, per cui sembra ripercorrere le orme del tutor interno per i PCTO.