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Docenti e personale Ata dichiarano titoli falsi per aumentare punteggio nelle graduatorie, scavalcando i colleghi: le indagini

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Una vicenda che sembra avere dell’assurdo, ma che è stata organizzata da una vera e propria squadra composta da un consulente del lavoro di Castellammare di Stabia e da otto titolari di scuole paritarie di Nocera, Angri, Castel San Giorgio e Scafati. Dai documenti acquisiti sarebbe emerso che i nove indagati avrebbero instaurato dei falsi rapporti di lavoro per 1.503 soggetti, tra docenti e personale Ata. Gli assunti avrebbero poi dichiarato falsamente di aver prestato servizio nelle predette scuole, per avere più punteggio nelle graduatorie e ottenere incarichi annuali, scavalcando di gran lunga i loro colleghi che avevano ottenuto i punteggi in maniera leale.

Le indagini e i reati

Le indagini sono state messe in atto a seguito di una relazione ispettiva redatta dagli Ispettori della sede INPS di Nocera Inferiore, che aveva notato una evidente sproporzione tra le reali esigenze delle scuole paritarie ispezionate e la forza lavoro che risultava assunta.

I carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria, al comando del luogotenente Zenna hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari reali – emessa dal Gip del Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della Procura – con la quale è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due milioni di euro circa a carico dei nove indagati. Stando a quanto si legge dal comunicato ufficiale della Procura, è stato, inoltre, notificato ai 9 indagati avviso della conclusione delle indagini preliminari per i reati associazione per delinquere, falso, abuso d’ufficio ed indebita compensazione di crediti inesistenti.