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Docenti, il fascicolo su servizi e carriera diventa digitale: Valditara annuncia l’addio ai documenti cartacei, la gestione del personale presto interamente on line

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Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, torna a rimarcare le opportunità offerte dalle tecnologie a favore della didattica ed in generale del mondo della scuola.

“Le rivoluzioni tecnologiche che si susseguono e che hanno spalancato la grande questione dell’intelligenza artificiale aprono scenari fecondi per il mondo della scuola”, ha detto il Ministro sabato 7 ottobre a Cernobbio, sul lago di Como, durante ComoLake2023 – Next Generation Innovations.

“La scuola nella sua essenza – ha detto Valditara – deve essere relazione tra docente e studente. Una relazione tra persone per l’apprendimento. Ed è proprio la persona che deve essere al centro. Con questa bussola possiamo sfruttare al meglio le opportunità delle tecnologie”.

Il numero uno del Mim ha quindi dichiarato che “digitalizzare nella scuola significa sburocratizzare e rendere la vita più semplice per docenti, studenti e famiglie. Abbiamo investito 2,1 miliardi di euro provenienti da fondi del Pnrr per la cittadinanza digitale nelle scuole. Famiglie e studenti avranno una sola piattaforma on line invece dei dieci siti precedenti. Si potranno acquisire tutte le informazioni, per fruire di tutti i servizi”.

Quindi, Valditara ha tenuto a ricordare che “con un solo accesso si potranno usufruire tutti i servizi digitali riguardanti la scuola”.

Quindi ha ricordato che già per quasi 900 mila insegnanti sono in arrivo novità: “Per i docenti si rinnova il fascicolo digitale” contenente le informazioni sul servizio, i giorni di permesso, malattia, le assunzioni, i trasferimenti e tutto quello che riguarda la carriera professionale. In questo modo, ha sottolineato il Ministro, “gli insegnanti non saranno più condannati ad una abnorme quantità di documentazione cartacea”.

Quindi, Valditara ha ricordato che le procedure per le nomine del personale della scuola, da assumere a vario titolo, sono state ulteriormente digitalizzate: “Il digitale ci ha fornito un importante supporto anche nelle procedure per quanto riguarda l’avvio dell’anno scolastico. L’innovazione tecnologica è un processo virtuoso nel momento in cui la politica non lo subisce ma lo governa”.

Ma non è solo il responsabile del dicastero dell’Istruzione e del Merito ad elogiare l’introduzione della telematica: anche altri ministri del Governo Meloni hanno detto a chiare lettere, sempre a Cernobbio, che è giunta l’ora di mettere in atto una strategia di intervento nazionale a supporto della digitalizzazione di tutto il sistema pubblico.

Parlando di intelligenza artificiale, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha ricordato come spesso “ci si dimentica di mettere accanto all’evoluzione tecnologica l’aspetto umano” e “che l’elemento centrale è l’uomo, che deve rimanere”, e che il progresso tecnologico “è la vita pubblica”.

Per il sottosegretario con delega all’Innovazione Alessio Butti, promotore dell’iniziativa sul Lago di Como, il Governo “si è posto in fase di ascolto rispetto a tutti gli stakeholders che stanno contribuendo allo sviluppo dell’innovazione tecnologica, ha raccolto tantissimi spunti e tantissime suggestioni che già da lunedì prossimo cercheremo di mettere in atto”.

“Questo è il primo Governo – ha ricordato Butti – che ha messo a disposizione risorse importanti, insieme ai privati in modo particolare Poste per il ruolo che ricopre, e sta traghettando con l’aiuto del Poligrafico, di AgId e del dipartimento di PagoPa verso due wallet, uno pubblico e uno privato, tutta questa sfera dell’identità digitale. È veramente una rivoluzione straordinaria”.

Dal canto suo, il ceo di Poste Italiane Matteo Del Fante ha detto che si impegnerà ad “aiutare il Governo nel processo di digitalizzazione”: metteremo “a disposizione i nostri asset, per portare avanti questo processo”.

Secondo Marco Bussone, presidente dell’Uncem, tuttavia, in Italia “abbiamo un problema di reti ed un piano di banda larga che non marcia spedito. Bisogna aiutare i comuni a lavorare insieme”.