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Dpcm scuola, scuole superiori in presenza solo in un caso

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Il nuovo Dpcm, in tema di scuola, in linea generale prescrive che negli istituti superiori la didattica a distanza venga implementata al 100%.

Nel contempo il documento chiarisce all’articolo 1 Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale, che anche per la scuola secondaria di secondo grado è consentita la didattica in presenza non solo per gli alunni disabili o con disturbi specifici di apprendimento, ma anche in relazione all’uso dei laboratori.

IL TESTO DEFINITIVO IN PDF

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Dunque le scuole superiori aperte anche in piena zona rossa, purché per specifiche esigenze didattiche legate alle strumentazioni tecniche a disposizione della scuola. Dal laboratorio di lingua a quello di fisica… la scuola continua in presenza. Resta da capire se, ad esempio, le cucine degli istituti alberghieri possano essere intese come laboratori e dunque mantenere la propria funzione didattica.

L’articolo 1

Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori o sia necessaria in ragione della situazione di disabilità dei soggetti convolti e in caso di disturbi specifici di apprendimento e di altri bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata, in modo che sia garantita una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del
Ministro dell’istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020, n. 134.

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