Home I lettori ci scrivono Dsga facenti funzione, un popolo di “invisibili”

Dsga facenti funzione, un popolo di “invisibili”

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È notte, il silenzio e assordante, fastidioso. Domani e dopo, niente sarà più  come prima. Non sono in prima linea,  come quei medici che non hanno più una casa, come tutto il personale sanitario che allunga il proprio orario di servizio per risparmiare una mascherina, come tutti gli altri lavoratori che non possono esimersi al richiamo a per dare il proprio contributo alla società, ma, forse, ci sono anch’io in questa categoria. Ci siamo anche noi, il popolo degli invisibili,  quelli che lavorano da casa,  quelli che se necessita devono correre a scuola, ci chiamano ATA. Noi popolo degli invisibili,  assistenti amministrativi, assistenti tecnici,  DSGA, di ruolo o semplici facenti funzioni,  non ha importanza, perché non c’è differenza nel lavoro che facciamo.  Siamo il motore della scuola? Chiedetelo ai nostri Dirigenti Scolastici, anche loro in questo momento lavorano senza tregua, tutti insieme, in sinergia, remiamo sincronizzati per tenere a galla una barca già parzialmente affondata. Sono poche le persone che conoscono il nostro lavoro,  tutti pensano alla scuola chiusa come ad una scuola vuota, ma non è così, noi ci siamo sempre, ed ora più che mai.

È vero lavoriamo da casa ma non abbiamo un orario come quando siamo in ufficio, usiamo i nostri PC e i nostro giga, che spesso dobbiamo condividere  con i nostri figli, nel frattempo però leggiamo sul cellulare i DPCM,  ormai ossessivi,  non ci portano mai buone notizie,  così andiamo avanti tra  messaggi ai colleghi del “nuovo ufficio” e i messaggi dei famigliari fino a sera tarda,  ogni tanto sdrammatizziamo ridendoci su con qualche barzelletta. Consapevoli di fare del nostro meglio , nessuno è perfetto, diamo il nostro sostegno a chi ci chiede aiuto,  non è  retorica è realtà, una realtà che passa attraverso i messaggi, le telefonate e le email sulla  posta istituzionale,  email di docenti, di allievi, che ringraziano per la risposta alle loro problematiche, e sanno che non tarderà ad arrivare. Non ci aspettiamo elogi, ora tutti siamo chiamati a reagire, con la consapevolezza di svolgere “SOLO” il nostro lavoro,  magari con il disagio dei pochi mezzi a disposizione, magari con la disponibilità che ci contraddistingue, NON  siamo EROI,  ma men che meno siamo “SCIACALLI SENZA VERGOGNA” come gli illustri componenti del comitato “DIFENDIAMO IL CONCORSO DSGA ” ci definiscono.  Ben inteso che la scuola ha bisogno di nuova linfa,  ma se la nuova linfa è rappresentata dai “frequentatori ” del forum dsga del mininterno e dagli iscritti al su detto comitato, Dio ci scampi e liberi, la scuola ci guadagna ben poco.

Chi scrive: “Sciacalli, giocano sull’emergenza e scommettono che perduri fino al 31 luglio per avanzare le loro porcherie. Mi fate schifo” . Aime,  nei loro 5 anni di università hanno imparato solo  a diventare sbandieratori di lauree e master .Un altro scrive : ” questa gente  (noi dsga ff) evidentemente, non si rende conto che un domani molto vicino saranno assistenti amministrativi sottoposti al coordinamento di chi vincerà il concorso “. Orbene,  Carissimi, NOI SIAMO  assistenti amministrativi che fanno lo stesso lavoro che fanno i dsga di Ruolo, anch’essi,  tranne una piccola minoranza, ha un semplice diploma , ma sono stati i nostri maestri. Voi pensate di non aver bisogno di nessuno? Fatevi una domandina, chi vi troverete al vostro fianco con questi presupposti? Alle intimidazioni,alle diffamazioni, alle dilazioni, dall’ alto della nostra ” ignoranza”  rispondiamo proponendovi una lettura fantascientifica: “I PRE- POTENTI”.

Sono gli innamorati e i sostenitori del territorio, alla perenne ricerca dell’ oltremodo e del fuori luogo. Imparino il mestiere di vivere nel bel mezzo di stravolgenti trambusti e assordanti silenzi,  e sottovoce,  nella penombra di una stanza vuota, guardando dalla finestra una strada sgombra e senza vita facciano tesoro. In  assoluto raccoglimento, si cerchi una strada nuova,  la strada della dignità,  della maturità, e del valore che ogni essere vivente racchiude nel suo essere. Come una guida spirituale il vero leader aprirà le braccia e inizierà il suo viaggio portando con sé un solo bagaglio con dentro le buone maniere, un sorriso,il proprio tempo, la condivisione, non c’è bisogno né null’altro in quel bagaglio perché cammineremo insieme.

Erminia Vulcano