Può esistere un modello scuola “capovolto”, con le lezioni svolte a casa e le esercitazioni in classe? Secondo la Fondazione Mondo Digitale e l’associazione per la promozione della classe capovolta Flipnet, non ci sono dubbi: è una scuola “più pratica”, che produce decisamente più benefeci di quella tradizionale.
Il modello è stato presentato il 12 febbraio, durante un convegno a Roma: secondo i promotori, nelle nostre scuole, è giunto il tempo che gli allievi assistano alle lezioni attraverso il proprio pc o tablet, anche da casa, mentre in classe dovrebbero fare gli esercizi o lavorare in gruppo.
Il nuovo modello didattico si chiama ‘Flipped classroom’, la classe capovolta, studiato appositamente per i “nativi digitali”. Una dunque, senza lezioni frontali e compiti per casa.
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“Questo metodo – hanno spiegato i promotori – prevede che a scuola si lavori insieme all’insegnante con pc, tablet e smartphone, mentre a casa si assimilano le lezioni attraverso podcast e video tutorial.
“Gli insegnanti sono pronti a questa innovazione”, ha osservato il linguista Tullio De Mauro, che è stato anche responsabile del Miur. Da questa didattica, ha aggiunto, si avrà “una scuola più inclusiva, più laboratoriale e che darà più spazio al lavoro di gruppo e alla scrittura. E un giorno se ne accorgerà anche il ministro dell’Istruzione”.
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