Politica scolastica

Educazione civica: senza parere del CSPI tutto slitta al 2020

La vicenda dell’educazione civica si sta complicando, e non poco.

La legge n. 92: cosa dice

Come abbiamo già spiegato in precedenza la legge n. 92 è stato pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 21 agosto e quindi entrerà in vigore il 5 settembre.
Stando alla disposizione del 1° comma dell’articolo 2 della legge la nuova “materia” dovrebbe entrare a far parte dei curricoli scolastici a partire dal 2020/2021.
Il ministro, però, già nei giorni scorsi aveva fatto sapere che al Ministero si stava lavorando per trovare una soluzione “amministrativa” in modo da introdurre questa novità già a partire dal prossimo settembre.
Negli ultimi giorni dal Ministero avevano fatto sapere che, molto semplicemente, si potrebbe prevedere per il 2019/20 una sorta di sperimentazione, come già accaduto in passato per temi analoghi.

L’annuncio di Bussetti: martedì firmo il decreto

Il problema pareva risolto tanto che il Ministro Bussetti aveva già annunciato che nella giornata di martedì 27 (e cioè oggi) avrebbe firmato il provvedimento.
Ma, evidentemente, i tecnici del Ministero non lo avevano informato del fatto che su un decreto del genere si dovrebbe quanto meno acquisire un parere del Consiglio superiore della pubblica istruzione.
E così nella giornata di ieri il Ministro ha sollecitato il CSPI a riunirsi per poter deliberare sull’argomento. Il CSPI, senza mezzi termini, ha opposto un fermo diniego: “Non siamo disponibili per una convocazione in via d’urgenza, il tema è delicato e c’è bisogno di qualche approfondimento anche in sede sindacale”.

Il nodo del CSPI

Detto in altri termini: se si vuole sottoporre la questione al CSPI bisogna assicurarsi che i sindacati non si mettano di traverso, in caso contrario il parere del Consiglio sarebbe certamente negativo.
A questo punto il Ministro ha di fronte a sè una sola strada: emanare un provvedimento amministrativo senza aver acquisito il parere del CSPI, con tutte le conseguenze del caso.
Ma, considerati anche i tempi della crisi di Governo, è ormai molto probabile che il progetto di far decollare subito il nuovo insegnamento decada.

Ultim’ora: c’è una bozza di decreto, ma non basta ancora

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Elezioni CSPI: secondo Unicobas un’occasione importante per riaprire il dibattito sul tema della rappresentatività dei sindacati

A pochi giorni dalla data del 7 maggio, quando nelle scuole si voterà per rinnovare…

04/05/2024

Niente ‘gita’ chi ha una brutta pagella pure se disabile o bes, Valditara critico: il merito non è la media aritmetica dei voti

Anche il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, boccia sonoramente la decisione presa dal…

04/05/2024

Edilizia scolastica, un tema trascurato; ma senza spazi adeguati è impossibile fare “didattica attiva”

Fra le molteplici segnalazioni dei lettori che hanno partecipato alla nostra iniziativa “Dillo al Ministro”…

04/05/2024

“Cred’io ch’ei credette ch’io credesse”. Elogio del congiuntivo e del pensiero critico

Nelle ultime settimane è tornata in primo piano con grande eco social, la mai sopita…

04/05/2024

Il solito “falso mito” delle scuole speciali: Ora basta!

Alle recenti roboanti dichiarazioni dell’editorialista Galli della Loggia sulle scuole speciali hanno fatto eco in…

04/05/2024

Una classe di Torino visita una radio per terminare un podcast: esclusi 7 alunni con la media sotto l’8! Proteste: questo è il merito?

Social e nuove tecnologie sono sempre più presenti nella vita dei giovani. Anche a scuola.…

04/05/2024