Home Attualità Educazione parentale, da scelta di pochi a necessità per tutti (o quasi)

Educazione parentale, da scelta di pochi a necessità per tutti (o quasi)

CONDIVIDI

In Italia si chiama “educazione parentale” o “istruzione parentale”, a livello internazionale “homeschooling”. Prima della pandemia da Covid19, che ne ha fatto una modalità “obbligatoria” collegata alla didattica a distanza, forse non tutti sanno che è da molti anni una scelta consentita alla famiglia secondo la normativa, in primis dalla Costituzione.

Cosa dice la legge

Ecco dunque i riferimenti normativi più importanti e successivamente una serie di risorse per documentarsi, saperne di più e, perché no, trarre ispirazione da chi all’istruzione parentale si dedica da molti anni.

  • Costituzione:
  • 30: “è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire, educare i figli. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti “.
  • Articolo 34 “l’istruzione inferiore, impartita per almeno 8 anni, è obbligatoria e gratuita”.
  • Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (TU delle disposizioni legislative in materia di istruzione), art. 111, comma 2 che I genitori dell’obbligato o chi ne fa le veci che intendano provvedere privatamente o direttamente all’istruzione dell’obbligato devono dimostrare di averne la capacità tecnica od economica e darne comunicazione anno per anno alla competente autorità.”
  • Decreto Legislativo 25 aprile 2005, n.76, art. 1, comma 4: Le famiglie che – al fine di garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione – intendano provvedere in proprio alla istruzione dei minori soggetti all’obbligo, devono, imostrare di averne la capacità tecnica o economica e darne comunicazione anno per anno alla competente autorità, che provvede agli opportuni controlli”. Pertanto, la scuola non esercita un potere di autorizzazione in senso stretto, ma un semplice accertamento della sussistenza dei requisiti tecnici ed economici.

–       Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62, art. 23:  In caso  di  istruzione  parentale,  i  genitori  dell’alunna  o dell’alunno, della studentessa o dello studente,  ovvero  coloro  che esercitano la responsabilita’ genitoriale, sono tenuti  a  presentare annualmente la comunicazione preventiva al dirigente  scolastico  del territorio  di  residenza.  Tali   alunni   o   studenti   sostengono annualmente  l’esame  di  idoneita’  per  il  passaggio  alla  classe successiva in qualita’ di candidati esterni presso una scuola statale o paritaria, fino all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.

  • Quando si compila il modulo di iscrizione on line si legge: I genitori o gli esercenti la potestà parentale, che intendono provvedere in proprio all’istruzione di minori soggetti all’obbligo di istruzione, devono rilasciare al dirigente scolastico della scuola viciniore un’apposita dichiarazione, da rinnovare anno per anno, circa il possesso della “capacita tecnica o economica“ per provvedervi. Il dirigente scolastico ha il dovere di accertarne la fondatezza. A garanzia dell’assolvimento del dovere all’istruzione, il minore e tenuto a sostenere un esame di idoneità all’anno scolastico successivo.

Quello dell’istruzione parentale ha rappresentato fino ad oggi una nicchia, in Italia nell’anno scolastico  2014/15 erano meno di mille gli studenti di primaria e secondaria i cui familiari avevano optato per questo tipo di percorso  e nel 2016/7 circa 1.300 e i dati non ufficiali confermano la stessa tendenza fino all’inizio di questo anno.

Se oggi l’istruzione a distanza, spesso basata sui principi di base dell’istruzione parentale è diventata una necessità, è interessante andare a scoprire il mondo dell’homeschooling, che a sorpresa di molti è invece ricco di risorse – siti, materiali, punti di riferimento virtuali – che potrebbero rivelarsi utili proprio per tutti.

Cominciamo dalla pagina istituzionale del sito ufficiale del Miur –  https://miur.gov.it/istruzione-parentale –  dove seppure in maniera scarna si trova la normative essenziale.

Documentiamoci

Esistono poi diversi siti che sono nati dall’esperienza di famiglie da anni fautrici dell’educazione parentale

  • https://www.controscuola.it/ Homeschooling e Unschooling, nel sito si trovano informazioni legali, consulenze, un blog, appuntamenti virtuali e risorse. Il sito inoltre è in rete con altri gruppi e pubblica un giornalino online “Gazzetta dell’Homeschooler #2”, un progetto editorial nato da ragazzi che sono in istruzione parentale. Il sito in questo periodo offer ulteriori risorse, come articoli di pedagogia e psicologia, che supportano il punto di vista dell’educazione parentale in maniera accademica e scientifica;
  • https://www.edupar.it/ è il sito ufficiale dell’organizzazione Edupar.org, attiva dal 2012, che raccoglie oltre 40 gruppi e si rpesenta come “La community per chi vuole un’educazione alternative”. Anche in questo caso molte sono le risorse a disposizione: spazio consulenza, la redazione del già citato giornalino, articoli di riferimento, documenti attuali e aggiornati sull’homeschooling, una sezione dedicata al “Trovafamiglie”, per conoscere e incontrare altri genitori che hanno scelto l’istruzione parentale, oltre ad un’area eLearning e alla promozione di una recente App, con tanto di tutorial, che consente di avere su smartphone tutto ciò che l’organizzazione fa per sostenere l’homeschooling
  • http://www.tuttaunaltrascuola.it/chi-siamo/, è il sito del progetto “Tutta un’altra scuola” sostenuto e animato dalla rivista Terranuova, ispirata agli stili sostenibili, che si avvale del contributo di figure del mondo della pedagogia e dell’istruzione che da anni si muovono intorno ad un nuovo modo di fare scuola. Nel sito oltre ad informazioni sul progetto si trovano riferimenti ad eventi formativi/informativi, articoli e risorse accessibili

Per saperne di più è inoltre utile:

  • Il documentario Figli della libertà, del 2017, (https://www.storielibere.it/) alla scoperta di esperienze di homeschooling in Italia e all’estero
  • Il sito dell’Associazione “Scuolasenzazaino”SZ (https://www.scuolasenzazaino.org/), una rete che ad oggi conta olre 200 scuole a livello nazionale, che promuove una didattica più libera e sostenibile rispetto alla modalità tradizionale e che è a stretto contatto con i gruppi di educazione parentale e quello delle scuole parentali, create da piccolo gruppi di genitori che si organizzano per condividere risorse e individuare I percorsi più idonei, al momento non censite ne esiste una decina.