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Emanuele Pozzolo, spari dalla sua pistola a casa di Delmastro: aveva segnalato il caso dei docenti no-vax chiusi negli sgabuzzini

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In questo inizio del 2024 non si parla d’altro: durante il cenone di Capodanno a casa del sottosegretario Andrea Delmastro, sottosegretario di Stato al Ministero della giustizia, nel biellese, è partito un colpo di pistola che ha ferito un uomo di 31 anni, per fortuna in modo non grave. Il proprietario dell’arma, come riportano i principali media tra cui La Repubblica e Ansa, è Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d’Italia.

Spari al cenone di Capodanno a casa di Delmastro

La procura di Biella, di concerto con i carabinieri, ha avviato gli accertamenti, mentre dalle opposizioni si alza la richiesta di chiarimenti immediati e di provvedimenti alla presidente del consiglio, Giorgia Meloni. “Confermo che il colpo è partito accidentalmente ma non sono stato io a sparare”, ha detto il deputato Pozzolo.

Da quel che risulta, quest’ultimo aveva con sé un mini-revolver che ha deciso di mostrare alle persone con cui si stava intrattenendo. L’arma è passata di mano in mano e ad un certo punto è partito un colpo che ha raggiunto la gamba di uno dei presenti, il marito della figlia di un agente della scorta assegnata a Delmastro.

Pozzolo non è nuovo al mondo della scuola. Il deputato ha un passato come consigliere comunale della Lega Nord prima di passare nel 2019 a Fratelli d’Italia con cui era diventato assessore alle Politiche giovanili del comune piemontese.

Pozzolo e le dichiarazioni no-vax

Nell’aprile del 2022 Pozzolo, sposato con una docente, che più volte si è dichiarato contrario alla vaccinazione per il Covid-19, ha segnalato un fatto che sarebbe avvenuto in una scuola di Vercelli, come riporta Skuola.net: qui i docenti non vaccinati sarebbero stati relegati in alcuni sgabuzzini per dividerli dagli altri.

Da qui proprio Delmastro aveva presentato una interrogazione parlamentare all’allora Governo Draghi. “Ho depositato un’interrogazione sull’incresciosa situazione segnalata alla scuola di Vercelli, dove gli insegnanti non vaccinati sono stati riammessi a scuola anche se adibiti a mansioni diverse, secondo le fulgide e brillanti idee del ministro Speranza che, senza alcuna giustificazione scientifica, mantiene restrizioni che si traducono in misure degradanti, disumane e vessatorie e che non hanno alcuna giustificazione sanitaria. La fotografia dello sgabuzzino angusto e non areato dove sono stati confinati, come roditori, gli insegnanti non vaccinati, pur essendo cessato lo stato di emergenza legato alla pandemia: si tratta di una situazione disumana e inaccettabile”, aveva detto.

Immediata era stata, come riporta Il Corriere della Sera, la replica del dirigente scolastico: “È un’evidente strumentalizzazione politica. Con i docenti interessati ho parlato personalmente nei giorni scorsi, non sono emerse lamentele. Non si può assolutamente parlare di un trattamento disumano né vessatorio”.

Questa la nota inviata poi da Pozzolo al giornale locale TgVercelli: “Il Preside è pagato dai contribuenti italiani per fare il dirigente scolastico, non per fare politica: farebbe quindi bene a continuare ad occuparsi della gestione delle sue scuole evitando di lanciarsi in campagne politiche che non gli competono. Prendo atto che ha deciso di lanciarsi invece in una intifada contro Fratelli d’Italia, contro l’On. Andrea Delmastro e contro il sottoscritto (anche usando, in modo discutibilmente professionale, alcune chat Whastapp per esprimere le sue opinioni di carattere personale e politico): e prendo anche atto che nel patetico tentativo di smentire la notizia dello spazio dove sono stati fatti ‘accomodare’ alcuni docenti non ‘vaccinati’, di fatto, non smentisce proprio nulla e anzi conferma la notizia. Il Preside invece di tentare di ingaggiare duelli politici con Fratelli d’Italia si occupi di segnalare al Governo le norme discriminatorie che costringono alcuni docenti relegati in veri e propri sgabuzzini”.