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Esuberi: sfondato il tetto dei 10mila

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Si parla tanto di assumere 150 mila precari dalle graduatorie ad esaurimento, ma non si tiene per nulla conto che la capacità di contenimento degli organici della scuola è satura a tal punto che si contano esuberi oltre le 10mila unità.
Contraddizioni di un Paese dove non esistono certezze e non si comprende quale sia la strada da perseguire. Riforme che vengono calate dall’alto, anche se si sostiene, incredibilmente, che arrivano dal basso, assunzioni a perdere anche se si devono fare i conti con migliaia di esuberi. I docenti in esubero sono in gran parte nelle scuole secondarie di secondo grado, dove risultano non avere una cattedra nel loro ruolo di titolarità ben 7.071 docenti. Classi di concorso come A019, cioè diritto, hanno 365 docenti in esubero di cui 80 solo in Sicilia, ma anche classi di concorso che non conoscevano crisi, come A051, italiano e latino, contano 156 esuberi, di cui 47 solo in Sardegna. E che dire della classe di concorso A031 (educazione musicale negli Istituti di Istruzione secondaria di II grado)? Conta ben 287 esuberi, con 44 docenti DOP in Sicilia.
Problematiche che si acuiscono nelle classi di concorso C300 e C260 , in cui insegnano gli ITP che sono praticamente in fase di estinzione. In buona sostanza mentre gli esuberi hanno sfondato il tetto dei 10 mila docenti, contando anche le scuole secondarie di primo grado e le scuole d’infanzia e primaria, si pensa ad assumere anche dalle classe di concorso in esubero, senza invece affrontare prima il problema di chi è già in ruolo e non ha nemmeno una cattedra di titolarità. Contraddizioni di un Paese dove tutto è possibile ma nulla di concreto viene poi effettivamente fatto.