Sta facendo davvero scalpore il caso della famiglia finlandese che ha deciso di lasciare l’Italia nello specifico Siracusa, dopo un’esperienza negativa, loro dire, dei loro figli tra i banchi di scuola del nostro Paese. Sono stati tanti i commenti a riguardo, tra persone che danno ragione ai finlandesi criticando il nostro sistema di istruzione, chi invece non ha gradito le loro affermazioni e chi ancora ha provato contraddirli spiegando che ci sono realtà prestigiose e degne di nota, dove si applica una didattica innovativa, anche in Italia.
A dire la sua è stato anche Francesco Italia, sindaco di Siracusa, che ha rilasciato un’intervista a Il Corriere del Mezzogiorno in cui ha difeso docenti e personale della nostra scuola. “Nel sistema in cui sono inseriti i professori, a Siracusa come nel resto d’Italia, fanno miracoli con stipendi ridicoli e i governi dovrebbero investire molto di più nella scuola, offrendo il tempo pieno nella scuola primaria, e potenziando la formazione continua di docenti e personale. Ma direi che non serve certo questa lettera a valutare le differenze tra il sistema scolastico finlandese e quello italiano, posto che il primo è riconosciuto come uno dei migliori al mondo”.
Per Italia non è un mistero che le differenze tra il nostro sistema scolastico e quello nord europeo ci siano, eccome: “È chiaro che la Finlandia ha caratteristiche demografiche, sociali e culturali differenti e il loro sistema scolastico è tarato sulle loro peculiarità, non è detto che siano tutte replicabili in Italia”.
E, in risposta a chi crede che al Nord Italia, ad esempio in Lombardia, la famiglia in questione si sarebbe trovata meglio: “Credo sia innegabile che alcune differenze ci sono, soprattutto nell’offerta degli asili nido. Che sono un tema centrale per lo sviluppo della personalità fin dalla prima infanzia e sotto il profilo dei servizi offerti alle nuove famiglie. Quando sono stato eletto sindaco nel 2018, dei sette asili comunali non ce ne era uno agibile o fruibile. È stata dura per le famiglie e certamente per l’amministrazione comunale. Oggi, grazie a fondi regionali e comunali, gli asili comunali sono un fiore all’occhiello della nostra città e sono rimasti attivi senza interruzione per tutti i mesi del 2022”.
Il primo cittadino della città aretusea ha poi esposto la sua idea di scuola, in linea con quella del suo partito, Azione: “Sposo appieno la visione del mio partito che mira all’estensione del tempo prolungato, soprattutto nei contesti più fragili, come opportunità per gli studenti di acquisire ulteriori abilità e competenze non solo nel campo didattico. E sono convinto che occorra riformare il sistema di reclutamento dei docenti italiani che, oltre a salari notevolmente ridotti rispetto ai colleghi tedeschi, spagnoli e francesi, sono vittime del precariato storico”.
“Che l’impatto culturale ed emotivo di un trasferimento all’estero è sempre notevole. Auguro a questa famiglia di essere felice e di trovare un posto in cui sentirsi a casa”, ha concluso.
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