Home Archivio storico 1998-2013 Generico Faq dal n. 126 al n. 132

Faq dal n. 126 al n. 132

CONDIVIDI
FAQ DEL 6 FEBBRAIO 2006
 
126) Riprende il servizio. Le ragioni della pausa
Il servizio delle Faq sul Portfolio riprende dopo una pausa di alcuni giorni, determinata da una serie di eventi che possono incidere in qualche modo sui contenuti delle risposte e che ne modificano altre date in precedenza.
Nei giorni scorsi vi sono stati questi tre accadimenti importanti per il Portfolio:
 
– l’incontro al Ministero con i rappresentanti sindacali per valutare eventuali modifiche alla circolare n. 84/2005;
– la pubblicazione dell’ordinanza del Tar del Lazio di sospensiva di due aspetti della circolare n. 84/2005;
– l’incontro con il Garante della privacy per la definizione del regolamento sul trattamento dei dati sensibili con trattazione separata di talune questioni relative al Portfolio.
 
Sui tre avvenimenti forniamo distinte informazioni che possono servire, tra l’altro, come risposte aggiornate nei confronti di quesiti posti.
 
127) L’ordinanza del Tar: quel che sospende e quel che non sospende. Un chiarimento necessario dopo talune notizie giornalistiche che possono avere disorientato le scuole
Un gruppo di genitori, assistiti da un’organizzazione sindacale della scuola, ha presentato ricorso al Tar del Lazio per l’annullamento della circolare n. 84/2005, con contestuale richiesta di sospensiva in attesa del giudizio definitivo di merito. La richiesta di sospensiva è stata esaminata il 1° febbraio 2006, mentre la trattazione del giudizio vero e proprio avverrà tra diversi mesi.
I ricorrenti avevano motivato la loro richiesta con una serie di ragioni (illegittimità del Portfolio, inapplicabilità degli Osa delle Indicazioni nazionali e conferma dei vecchi programmi della scuola elementare e della scuola media, non validità del tutor, dipendenza dell’attivazione del Portfolio dall’emanazione del regolamento sui dati sensibili, obbligo della valutazione separata della religione cattolica).
Il Tar ha considerato non manifestamente infondato il riferimento a due soli aspetti della circolare n. 84, mentre ha ignorato tutti gli altri.
I due aspetti, per i quali ha disposto la sospensiva, sono i seguenti:
 
– biografia dell’alunno (sezione C, lettera b, – parti consigliate – della modulistica allegata alla circolare n. 84);
– valutazione della religione cattolica (di cui all’art. 309 del Testo Unico).
 
Tutte le altre parti comprese nel ricorso non sono state considerate e non fanno parte in alcun modo della sospensiva.
Nonostante ciò, diversi organi di stampa, anziché riferirsi all’ordinanza del Tar, hanno riferito le dichiarazioni dei ricorrenti che hanno affermato che tutte le loro ragioni erano state accolte.
In questo modo si è ingenerato l’equivoco che il Portfolio fosse stato sospeso (linee guida e modulistica comprese), unitamente alle Indicazioni nazionali.
Il Mur ha provveduto ad inviare una puntualizzazione in merito a tutte le istituzioni scolastiche, tramite Csa, nonché a diramare uno specifico comunicato stampa.
 
128) La biografia con narrazione delle esperienze significative dell’alunno: sospesa
L’ordinanza del Tar ha sospeso la parte B) della sezione C) (consigliata) della modulistica sul Portfolio. Non è ben chiaro quale sia la ragione di tale decisione, per la quale, ad ogni buon conto, il Miur ha invitato le scuole, per il momento, ad adeguarvisi, anche se i riferimenti alla famiglia dell’alunno e all’impiego dei dati sensibili, riportati nella modulistica (e di seguito riprodotti), legittimavano la convinzione di rispetto della privacy.
La biografia delle esperienze è integrativa della presentazione/autopresentazione dell’alunno.
Vuole mettere in evidenza quelle particolari esperienze di vita o di relazione, realizzate anche in ambito non scolastico, che possono far emergere tratti significativi della personalità dell’alunno e del suo vissuto. In particolare nel corso della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado, assumono rilevanza quelle esperienze che, consentendo l’acquisizione anche di nuovi apprendimenti e competenze in ambito non formale e informale, arricchiscono la formazione dell’alunno.
Ancor più che per la presentazione dell’alunno, assume particolare importanza il ruolo della famiglia nell’informativa sulle esperienze e nel suo coinvolgimento per la individuazione delle esperienze più significative.
Il riferimento a dati sensibili va contenuto il più possibile e soltanto se motivato.
E’ bene precisare, a questo punto, che questo è l’unico elemento sospeso del Portfolio vero e proprio.
L’altro elemento sospeso, di cui diciamo nella Faq seguente, riguarda un aspetto interno del documento della valutazione.
E’ evidente che la struttura del Portfolio con le sezioni A) (parti obbligatorie già strutturate), B) (parti obbligatorie da strutturare liberamente) e C) (parti consigliate da strutturare liberamente) viene confermata con la sola eccezione della biografia dell’alunno.
In altra Faq successiva si precisano, a seguito dell’incontro sindacale, alcune variazioni operative convenute in merito.
 
129) La valutazione separata della religione cattolica
L’art. 309 del Testo Unico sulle norme relative all’istruzione prevede che la valutazione della religione cattolica, con riferimento al solo interesse mostrato dall’alunno, sia inserita in apposita nota separata, rispetto al documento di valutazione, in cui si riferisca dell’interesse e del profitto dell’alunno.
Il Miur, in sede di predisposizione del modello di documento di valutazione, ha ritenuto superata tale norma, in forza dell’art. 19, comma 5 del decreto legislativo n. 59/2004 che dispone “E’ abrogata ogni altra disposizione incompatibile con le norme del presente decreto“, in quanto l’Irc ha dignità pari alle altre discipline d’insegnamento (Rc è inclusa negli Obiettivi specifici di apprendimento delle Indicazioni nazionali; è compresa nella quota nazionale obbligatoria di insegnamento; i suoi apprendimenti sono sottoposti alla valutazione da parte dell’équipe pedagogica).
Da qui l’inclusione, per esigenze unitarie della valutazione, dell’Irc all’interno del documento di valutazione unitamente anche all’inserimento delle attività e degli insegnamenti facoltativi e opzionali. Il Tar non ha condiviso le ragioni di tale scelta e ha confermato la vigenza dell’art. 309.
Il Miur sta interponendo appello all’ordinanza di sospensiva, ma, in attesa che si pervenga ad una definizione del contenzioso in corso circa la modalità di valutazione, per il corrente anno scolastico ha consentito alle scuole di continuare a redigere, per gli alunni che si sono avvalsi di tale insegnamento, la speciale nota prevista dall’art. 309 del Testo Unico. Ciò significa, stante l’incombenza degli scrutini e l’avvenuta predisposizione del documento di valutazione, che le scuole potranno confermare le scelte in un senso o nell’altro.
 
130) Compilazione del Portfolio delle competenze: attenuazione dei vincoli
Il Ministero sta inviando in queste ore una nota integrativa della circolare n. 84/2005, definita anche sulla base dell’incontro delle settimane scorse con le organizzazioni sindacali della scuola.
Sostanzialmente in essa vengono confermate le Linee guida definite dalla circolare n. 84 nei loro obiettivi e nei loro contenuti, ma vengono anche fornite indicazioni più flessibili sulla loro applicazione, in considerazione dell’attuale fase transitoria verso la messa a regime.
Poiché l’emanazione delle Linee guida è avvenuta ad anno scolastico iniziato e a programmazione già definita, come peraltro già precisato nella premessa della stessa circolare n. 84, la loro applicazione, per il corrente anno scolastico, va resa coerente e compatibile con le scelte di programmazione già effettuate dalle istituzioni scolastiche.
Valgono, pertanto, i criteri di flessibilità e processualità già evidenziati, anche con riferimento al documento di valutazione.
 
131) Certificazione delle competenze. Trasformare l’adempimento in una costruttiva fase di studio, di ricerca-azione e di verifica
In tema di certificazione delle competenze il Regolamento dell’autonomia scolastica (D.P.R. n. 275/1999) prevede all’art. 10 che “Con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione sono adottati i nuovi modelli per le certificazioni, le quali, indicano le conoscenze, le competenze, le capacità acquisite e i crediti formativi riconoscibili, compresi quelli relativi alle discipline e alle attività realizzate nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa o liberamente scelte dagli alunni e debitamente certificate.”
Il modello di certificazione delle competenze, inserito nella modulistica allegata alla circolare n. 84/2005, prefigura, pertanto, il modello finale da definire, allorché tutti i cicli scolastici previsti dalla riforma saranno operativi.
Sulla base delle criticità emerse, soprattutto attraverso numerosi quesiti pervenuti al servizio Faq, il Miur ha ritenuto opportuno un approfondimento della materia, aprendo una specifica fase di studio a cui potranno concorre anche le esperienze significative attuate dalle scuole in questo anno scolastico.
Per le scuole primarie, pertanto, il modello predisposto non costituisce un obbligo per i docenti di attenervisi, ma, come occasione di studio e approfondimento, può essere integrato da elaborazioni autonomamente definite.
La certificazione delle competenze, pertanto, è da considerare non nella sezione A) della modulistica, ma nella sezione B), che, pur nell’obbligo, consente alle scuole un’elaborazione autonoma.
 
132) La consegna del Portfolio alle famiglie. Il confronto con il Garante della privacy
Nei giorni scorsi vi è stato un nuovo incontro, forse conclusivo, con il Garante della privacy per definire il Regolamento sul trattamento dei dati sensibili che le istituzioni scolastiche dovranno adottare entro il 28 febbraio prossimo (fatte salve ulteriori proroghe indotte da nuove disposizioni legislative in corso di approvazione da parte del Parlamento).
Nell’occasione dell’incontro sono state anche affrontate talune questioni attinenti al Portfolio delle competenze, quali, ad esempio, la consegna del Portfolio stesso alle famiglie, le parti da conservare per assicurare la continuità in caso di passaggio o trasferimento ad altra scuola.
Si è convenuto che a fine anno il Portfolio venga consegnato alle famiglie, senza attendere che vi sia richiesta in proposito.
Per quanto riguarda invece le parti del Portfolio da conservare e consegnare ad altra scuola è tuttora in corso il confronto con il Garante per pervenire ad una soluzione valida e condivisa di cui sarà nostro impegno fornire apposita informativa.