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Femminicidio, Sel chiede l’educazione sentimentale a scuola

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Per combattere il femminicidio occorrerebbe introdurre l’educazione sentimentale a scuola. La proposta, presentata da “Sinistra, Ecologia e Libertà” rientra in quelle che il partito guidato da Niki Vendola ha deciso di presentare all’Assemblea di Montecitorio, quando, nei prossimi giorni comincerà ad occuparsi dell’argomento, per stralciare dal decreto legge-omnibus per la sicurezza e l’ordine pubblico il reato di femminicidio per valorizzarne il rilievo sociale. Ma anche per eliminare la denuncia anonima per violenze contro le donne e cancellare la irrevocabilità della querela della moglie contro il marito nei casi meno gravi: sono questi i punti principali delle proposte che Sel si accinge a fare.
Le proposte sono state fatte il 24 settembre in una conferenza stampa con Gennaro Migliore, capogruppo di Sel a Montecitorio, e Titti Di Salvo, vice capogruppo, con la partecipazione di molte delle parlamentari impegnate nell’approvazione della nuova normativa.
Sinistra, Ecologia e Libertà chiede inoltre che invece di aggiungere nuove leggi, si utilizzino proficuamente quelle già esistenti: è il caso dell’art.5 del decreto che istituisce un piano straordinario contro la violenza: “Esiste già – ha detto Di Salvo – un piano analogo già finanziato tre anni fa. E’ opportuno attuare quello, invece di creare nuovi strumenti”.
Tuttavia, il “piatto forte” di Sel non è solo la repressione delle tendenze femminicide di alcuni uomini, ma soprattutto l’introduzione di norme rivolte all’educazione ai rapporti sentimentali. Non solo per gli uomini, ma anche per le donne, soprattutto se giovani. A questo scopo è prevista, con una apposita proposta di legge, l’inclusione nei programmi scolastici di ogni grado di una disciplina finora inedita: il rispetto reciproco e una vera parità tra i sessi, a cominciare dal controllo delle emozioni più intense. Emozioni che, già da giovani, è bene cominciare a gestire con saggezza e nervi saldi.

Intanto, il ministro Maria Chiara Carrozza interviene sulla violenza di genere e sulla lotta alla sopraffazione in generale. 
Educare al rispetto dell’altro, al comportamento non violento, alla lotta alla sopraffazione è uno degli obiettivi della scuola italiana”, ha assicurato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca visitando a piazza Montecitorio “15 22 Installazione”, rappresentazione teatrale scaturita da un progetto del Miur per portare nelle scuole il tema della violenza di genere. 
La scuola è “in prima linea”, ha sottolineato il Ministro, “nella sensibilizzazione delle giovani generazioni su questi temi. La scuola deve essere una palestra dove apprendere il rispetto fra i generi, l’accettazione dei ruoli. C’è tanto lavoro da fare e la scuola è il luogo in cui farlo. È giusto che se ne parli con i ragazzi, visti i tanti fatti di cronaca a cui assistiamo”. 

“Questa – ha sottolineato Carrozza – non deve essere solo una battaglia delle donne, ma anche degli uomini. E dirlo in piazza Montecitorio aiuta a sensibilizzare parlamentari e cittadini”.