“La manovra concentrica del Governo Gentiloni di attuazione della legge della «Buona scuola» comincia a dare frutto con le intese raggiunte in Conferenza unificata e con il decreto tramite cui il Miur ha ripartito tra le Regioni le risorse Inail di cui al Dlgs 65/2017”: lo scrive Il Sole 24 Ore.
Due le intese con le Regioni: “una riguarda il Piano, di durata triennale, che assegna alle Regioni di 209 milioni di euro, erogati dal Miur direttamente ai comuni per finanziare sia interventi di edilizia scolastica, comprese le nuove costruzioni, sia le spese di gestione per l’istruzione 0-6 anni. Per il 2017 il Fondo è ripartito per il 40% in proporzione alla popolazione di età 0-6 anni, per il 50% in proporzione alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015, per il 10% in proporzione alla popolazione di età 3-6 anni non iscritta alla scuola dell’infanzia statale.
La seconda intesa concerne il Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione, istituito dall’art. 12 per la progressiva attuazione del Piano di azione nazionale pluriennale”.
Nella Gazzetta del 10 novembre, precisa ancora Il Sole 24 Ore, “è stato pubblicato il decreto 23 agosto 2017 con cui il Miur ha ripartito tra le Regioni 150 milioni di euro utilizzando le risorse messe a disposizione dall’Inail nell’ambito degli investimenti immobiliari inseriti nel piano di impiego dei propri fondi disponibili.
L’iniziativa è finalizzata a favorire la costruzione di edifici da destinare a poli per l’infanzia innovativi a gestione pubblica in grado di accogliere in un unico plesso o in edifici vicini più strutture di educazione e di istruzione per bambine e bambini fino a sei anni di età, nel quadro di uno stesso percorso educativo.
I 150 milioni sono ripartiti tra le regioni tenendo conto della popolazione scolastica nella fascia di età 0-6 anni e del numero di edifici scolastici presenti sul territorio regionale, con riferimento a quelli per l’istruzione nella fascia di età 3-6. Sono destinati a finanziare le spese per la costruzione di nuove scuole-poli”.
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