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Finanziare le scuole? Metodo errato per contrastare la dispersione scolastica

Il Ministero dell’Istruzione spenderà 1,5 miliardi del PNRR per il contrasto della dispersione scolastica.

Il ministro Bianchi ha stanziato i primi 500 milioni per darli a 3.198 scuole. Ma per fare che cosa? Si va da un minimo di 45.000 euro al massimo di 384.000 euro per istituto. Io non discuto di come sono state scelte le scuole con criteri che pure sono discutibili. Qui il problema è che si spreca denaro pubblico senza cogliere l’obiettivo.

Il metodo per contrastare la dispersione scolastica è sempre quello che è stato fallimentare fino ad ora: progetti pomeridiani accattivanti (cinema, teatro, sport, musica, danza ecc.) per tenere gli alunni a scuola.

Ma quelli dispersi non vanno a scuola la mattina, figuriamoci se verranno il pomeriggio. Secondo me non si sono comprese le cause vere della dispersione scolastica: povertà economica, famiglie dissestate, ambiente che non considera lo studio e l’istruzione un valore. E allora, invece di sprecare questi soldi che daranno un po’ di “ossigeno” al personale scolastico poco pagato di queste scuole, non sarebbe stato meglio dare un’indennità di istruzione alle famiglie povere?

Ti do un’indennità se fai frequentare regolarmente la scuola a tuo figlio. E allora vedreste che sparirebbe o calerebbe di molto il fenomeno della dispersione scolastica.

Eugenio Tipaldi

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