Categorie: Politica scolastica

Flc-Cgil dopo “audizione” in casa PD: “La mobilitazione continua”

 

Gli incontri che si sono svolti presso la sede del PD ai quali hanno preso parte associazioni e sindacati non stanno dando i risultati sperati. Finora non si segnalano apprezzamenti, anche la Flc-Cgil, ascoltata nel pomeriggio, dichiara che “pur apprezzando la disponibilità al confronto, non abbiamo registrato alcuna volontà di cambiare l’impianto del disegno di legge”.
Il sindacato di Mimmo Pantaleo rileva che gli interlocutori non hanno manifestato nessuna reale apertura sugli aspetti che i sindacati ritengono più importanti, tra cui assunzioni dei precari, funzioni dei dirigenti scolastici, rinnovo del contratto nazionale e ruolo della contrattazione.
“Francamente – dichiara Pantaleo – dopo il riuscitissimo sciopero e le grandi manifestazioni del 5 maggio che hanno reso evidenti le ragioni di tutto il mondo della scuola ci saremmo aspettati qualcosa di più”.
La conclusione è scontata: “Continueremo le mobilitazioni annunciate il 5 maggio”.
Sul metodo di ascolto deciso dalla maggioranza si registra per ora una sola presa di posizione, quella del M5S che si chiede come mai non siano il Governo e le Commissioni parlamentari ad ascoltare le regioni delle parti sociali.
In effetti la procedura adottata risulta quanto meno strana (per non di peggio): in questi due giorni il Partito Democratico ha di fatto svolto una serie di audizioni (sindacati e associazioni non sono stati convocati tutti insieme, ma, per l’appunto, sono stati ascoltati alla spicciolata, un paio alla volta).
Peccato che le audizioni sono una tipica funzione delle Commissioni parlamentari.
E’ ovvio che anche i partiti politici hanno il diritto (e magari anche il dovere) di ascoltare altre organizzazioni (sindacati e associazioni, per esempio), ma francamente in questa fase così delicata non sarebbe male se ci fosse una maggiore attenzione anche per gli aspetti formali e istituzionali. Il PD può certamente svolgere una importante funzione di mediazione ma nula di più.
D’altronde tutti i convocati hanno sottolineato che – dopo l’incontro di queste ore con il PD – si aspettano di essere comunque convocati dal Governo.

 

Reginaldo Palermo

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