Home Attualità Freddo, fughe di gas e acqua non potabile: genitori protestano in una...

Freddo, fughe di gas e acqua non potabile: genitori protestano in una scuola

CONDIVIDI

I genitori di alcuni alunni di Massa Finalese non ci stanno e hanno deciso di denunciare le condizioni in cui i propri figli sono costretti a stare a scuola. Secondo quanto riportato dalla testata locale Sul Panaro, i genitori hanno sollevato i problemi che l’istituto riscontra: “La scorsa settimana dalla scuola ci hanno avvisato di mettere ai bimbi una felpa in più, visto che non si potevano accendere i riscaldamenti per la puzza di gas. Il giorno dopo siamo andate a protestare e magicamente ci hanno detto di aver risolto il problema. I bambini tornano a casa con il mal di testa, quindi alla fine siamo più preoccupate per il gas che per il freddo”.

Tra gli elementi discordanti a scuola, risultano anche pioggia che cada dal soffitto nelle classi, pavimentazione scivolosa, una puzza di gas che permane e problemi nella gestione della mensa. A questi problemi si affiancano anche quelli relativi all’acqua non potabile. Infatti, un’altra madre rileva che è stato chiesto ai bambini di portare una bottiglietta di acqua in più a causa di un virus che rendeva quella della scuola non potabile.

A intervenire per placare le proteste sono stati sia il neo dirigente scolastico, Tiziano Mantovani , che l’assessore all’istruzione del Comune, Patrizia Melara. Il primo ha affermato: “A quanto mi hanno riferito, i disservizi in quella scuola ci sono sempre stati. Il problema è a monte, nella progettazione iniziale. Non sono un ingegnere, a me hanno solo detto che il tetto pianeggiante facilita le infiltrazioni. Le segnalazioni al Comune risultano tempestive, ma gli interventi non sempre lo sono. Non ci possiamo lamentare, dobbiamo sempre tenere conto dei limiti delle risorse finanziarie. I bambini possono tranquillamente stare in classe. I referenti della sicurezza non hanno mai segnalato niente di pericoloso”.

Per quanto riguarda l’assessora, ha dichiarato: “I problemi sono innegabili, ma sono databili a quando è stata costruita, negli anni ‘80. A parte le infiltrazioni, che creano muffa sulle pareti, la struttura è sicura. Ha resistito bene anche alle scosse del 2012. Della puzza di gas non so nulla, non ci sono state segnalazioni ufficiali. Quella scuola è una priorità per noi e stiamo cercando di intercettare fondi per sanare i ben noti problemi strutturali. Se avessimo le risorse saremmo già intervenuti, soprattutto per sistemare il tetto”.