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Genitori è tempo di scegliere i libri: fatevi sentire

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L’estate è ancora lontana, ma già si torna a parlare dell’annosa polemica sui libri di testo. Ad aprirla stavolta è stata l’Associazione Genitori della Toscana, che attraverso il proprio Presidente, Rita Manzani Di Goro, si è rivolta ai genitori degli studenti per ricordargli che in base al Testo Unico della scuola (nello specifico l’articolo 7 del decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994) i Consigli di Classe devono tenere conto delle loro osservazioni riguardanti i testi scolastici: “i genitori – spiega Di Goro – non debbono certo entrare nel merito delle scelte didattiche, ma possono e debbono esprimersi sicuramente sul peso e sul prezzo dei libri”.
Probabilmente, però, molti docenti e famiglie non sono a conoscenza di queste informazioni. Spesso, infatti, la scelta dei testi è dettata da motivi che non mettono al primo posto le esigenze di studenti e famiglie: alle superiori, in particolare, i genitori sono costretti ad acquistare nuove edizioni dello stesso testo solamente a seguito dell’introduzione di alcune pagine. Costi che possono lievitare di anno in anno anche del 10%. Un particolare su cui si sono soffermate le associazioni dei consumatori, dei genitori e studentesche; ma anche l’Antitrust che ha indagato per diverso tempo sul caso tutto italiano del caro libri. Quest’anno le polemiche hanno toccato livelli tali da indurre il Ministro della Pi uscente Giuseppe Fioroni ad introdurre per la prima volta dei limiti di spesa (attraverso il Decreto Ministeriale 08/2008 ed uno specifico per le superiori, il Decreto 28/2008). Questi ultimi (che riguarderanno quasi 400.000 famiglie) saranno di 320 euro (elevabili a 352 nelle sezioni sperimentali) per il primo anno del classico, 305 per lo scientifico e 310 per l’ex istituto magistrale. Complessivamente, nell’arco dei cinque anni, per frequentare il liceo classico viale Trastevere ha disposto che non possano essere chiesti più di 1.491 euro; andrà meglio a chi frequenta i professionali per l’industria e l’artigianato, dove il tetto è di 835 euro. 
“Non è possibile – incalza il rappresentante dell’Associazione dei genitori – aspettare l’inizio dell’anno scolastico per gridare allo scandalo dei costi, come avviene puntualmente ogni settembre, quando i libri vengono scelti a maggio”. 
L’associazione toscana è poi preoccupata per un altro problema, quello dell’eccessivo peso degli zaini derivante dai troppi libri di testo sempre più voluminosi e pesanti: “Per questo motivo abbiamo messo a disposizione sul nostro sito la normativa vigente – prosegue Di Goro -, i pareri del Consiglio superiore di sanità, gli impegni sottoscritti in passato dall’Associazione editori e soprattutto il materiale scientifico”. Ma anche – continua il presidente Age della Toscana – delle schede di lavoro e delle raccomandazioni di un esperto di fama internazionale, il dottore Stefano Negrini. Stiamo raccogliendo le buone pratiche diffuse nelle scuole italiane, per una possibile soluzione a un problema apparentemente insolubile e che purtroppo tocca la salute dei nostri figli”. 
Così l’Age fin dallo scorso settembre ha preso l’impegno di scrivere a tutti i rappresentanti dei genitori. “La nostra posizione – sottolinea Di Goro – è in linea con quanto affermato dallo stesso ministero della Pubblica Istruzione, ossia che la prima fase di valutazione dei testi rappresenta un’occasione importantissima per la partecipazione dei genitori alle attività scolastiche e per la loro collaborazione con il corpo insegnante”. 
Elo stesso ministero della Pubblica Istruzione, attraverso il “Progetto ascolto“, recentemente pubblicato, ha rilevato che “sull’adozione dei libri di testo è necessaria, da parte delle scuole, una riflessione sulle modalità di esercizio di un diritto delle famiglie troppo spesso sottovalutato e messo in subordine rispetto alle competenze professionali proprie dei docenti, anche se la normativa di riferimento assegna alle due componenti compiti diversi, ma ugualmente importanti”.
Il problema del peso eccessivo che fa crescere i nostri ragazzi con problemi alla schiena è molto sentito anche a livello medico: di recente il Consiglio superiore di sanità ha raccomandato che il peso dello zaino non superi il 10% del peso corporeo (il 15% per i ragazzi più grandi), mentre è stato dimostrato che quello dei nostri studenti è quasi sempre superiore a questo limite, con punte del 30% rispetto al loro peso. Forse la motivazione medica, più che quella economica, potrebbe davvero cambiare le cose.