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Giochi sportivi studenteschi: un salasso per le famiglie dei partecipanti?

Il Ministro Bussetti ha messo in rilievo in questi mesi l’importanza dello sport in tutte le sue forme ma si è chiesto come sono organizzate queste manifestazioni e quali sono i costi per le famiglie, ora che il CONI non offre più contributi alle scuole quando i ragazzi passano alle fasi Regionali e Nazionali?

A questo proposito vorrei segnalare il caso dei Giochi sportivi studenteschi di scacchi. Molti Istituti Comprensivi, tra cui anche quello dove io lavoro, hanno promosso attività legate allo sviluppo del pensiero logico-matematico attraverso questo gioco e quindi sono state preparate le squadre ( come per qualsiasi altro sport) per la partecipazione alle diverse fasi del torneo.

In questi due anni la squadra femminile cadette ha passato la fase regionale lombarda ed ha potuto accedere alla fase Nazionale che sino all’anno scorso si svolgeva a Montesilvano, in Abruzzo permettendo quindi a tutte le squadre italiane di partecipare poiché tale luogo è sito nel Centro Italia ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.

Quest’anno scopro che la Fase Nazionale è stata organizzata a Policoro, in Basilicata con costi degli alberghi che superano i 50 euro al giorno (ricordiamo che sono ragazzi … e tutto ricade sulle famiglie) per non parlare del costo del viaggio e del transfert da Metaponto dal prezzo veramente indecente (ricordavo che nel Sud Italia i servizi costassero meno che al Nord…) e  della difficoltà per il raggiungimento di questo luogo!

Mi chiedo quindi con quale criterio sia stata operata una tale scelta e se lo scopo di questa attività, sponsorizzata dal CONI anche se organizzata dalla Società “Le due torri s.r.l.”, sia quello di promuovere questo sport o di arricchirsi a scapito delle famiglie sulle quali grava tutto il costo del soggiorno.

Ricordo che quando io nel 1979 ho partecipato alla Fase Nazionale dei Giochi studenteschi di pallavolo tutta la squadra è stata spesata dal CONI. Ora cosa è successo?  Non crediamo più nelle nostre italiche eccellenze sportive?

 

Rita Ferri

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