Oggi, 10 dicembre, si celebra la Giornata dei Diritti Umani, una ricorrenza istituita nel 1948 per commemorare l’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Un documento fondamentale che sancisce diritti inalienabili come libertà, uguaglianza e dignità, valori che rimangono il cuore pulsante delle società democratiche.
Quest’anno, il tema scelto dalle Nazioni Unite, “I nostri diritti, il nostro futuro, adesso“, richiama l’attenzione su quanto questi principi siano ancora lontani dall’essere garantiti universalmente. Conflitti armati, disuguaglianze crescenti e cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova il rispetto dei diritti umani, colpendo in modo sproporzionato i più vulnerabili.
Il ruolo della scuola come presidio di diritti
In Italia, la scuola rappresenta uno degli spazi privilegiati per promuovere consapevolezza e rispetto dei diritti umani. Non è solo un luogo di istruzione, ma una palestra di cittadinanza attiva, dove si impara a convivere, accettare le differenze e combattere le discriminazioni.
Sul tema, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato:
“Nel celebrare la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, ribadiamo l’impegno della scuola a educare al rispetto, all’uguaglianza e alla dignità di ogni persona. La scuola è il primo presidio dei diritti umani. Investire nell’educazione significa investire nel futuro di tutti”.
Questo impegno si concretizza attraverso iniziative che spaziano dai progetti di educazione alla legalità alle attività contro il bullismo e il cyberbullismo, fino a percorsi di sensibilizzazione sulla diversità culturale e religiosa.