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Giornata del diabete, l’associazione dei pazienti: “Torni gratis lo spray salvavita, aiuta i bimbi ad essere inclusi a scuola”

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Torni ad essere gratuita la formulazione spray del glucagone, farmaco salvavita che permette una migliore gestione in caso di gravi crisi ipoglicemiche dei bimbi con diabete 1, specie a scuola. Questa la richiesta dell’associazione di pazienti Diabete Italia, in occasione di un convegno sulla giornata mondiale del diabete alla Camera. Lo riporta Ansa.

“Il farmaco torni rimborsabile”

“Il glucagone spray – spiega Stefano Nervo, presidente di Diabete Italia – permetteva soprattutto agli operatori scolastici di potersi assumere la responsabilità con maggiore serenità nella gestione dei bambini con diabete a scuola. La precedente formulazione in siringa era più complessa da fare in caso di rischio di ipoglicemia grave perdita di coscienza. Questo farmaco è rimasto in fascia A, cioè rimborsabile, per un paio di anni, adesso è passato in fascia C, a pagamento. È un farmaco che arriva a costare 150 euro nelle farmacie, una spesa pesante per le famiglie. La nostra richiesta è che torni ad essere rimborsabile, governando meglio la dispensazione e nel caso ci fossero problemi limitandolo alla fascia pediatrica”.

“È sufficiente che i bambini ne abbiano uno a scuola e uno a casa, ma può bastarne anche uno solo – conclude Nervo – questo farmaco può aiutare i bimbi diabetici ad essere più inclusi nell’attività scolastica in sicurezza”.

Al via screening per diabete 1 e celiachia

La Giornata del Diabete è stata celebrata ieri, 14 novembre. Per l’occasione la facciata di Palazzo Madama, sede del Senato, è stata illuminata di blu a partire dal tramonto ed è rimasta colorata fino all’alba di oggi, mercoledì 15.

Molto si sta facendo per gestire meglio l’insorgenza del diabete soprattutto tra i più piccoli. La legge 130 del 15 settembre 2023 prevede nel 2024 l’avvio di screening per il diabete 1 e la celiachia nella fascia pediatrica da zero a 17 anni.

“Garantiamo alla fascia più giovane della nostra popolazione un importante strumento di tutela della salute», dice il ministro della Salute Orazio Schillaci, nel corso del convegno sopracitato, come riporta IlSole24Ore. “É un provvedimento che pone l’Italia all’avanguardia, prima Nazione a dotarsi di una legge che prevede in modo sistematico programmi pluriennali di screening per la celiachia e per il diabete di tipo 1 rivolti alla popolazione pediatrica”, specifica il ministro, ricordando che il diabete è “una malattia con una incidenza in aumento in tutto il mondo che insorge, in genere, durante gli anni dell’adolescenza, ma può comparire anche in bambini piccolissimi (perfino neonati) o in giovani adulti e dura tutta la vita”.

“Nel corso di quest’anno, inoltre – spiega Schillaci – il ministero della Salute ha stipulato una convenzione con l’Istituto Superiore di Sanità, per un progetto pilota di screening, su scala ridotta, propedeutico alla successiva realizzazione dello screening pluriennale su scala nazionale. Lo studio, permetterà di ottenere informazioni sulla presenza di anticorpi predittivi del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica, di comprendere se le due malattie condividono gli stessi fattori genetici e di stabilire se i due epifenomeni derivano dalla medesima predisposizione e approfondire il ruolo del glutine nella malattia diabetica”.

“Fare lo screening tra 0 e 17 anni – sottolinea Giorgio Mulè (Forza Italia), vicepresidente della Camera e primo firmatario del provvedimento – consente non solo di prevenire e avere una diagnosi precoce, ma anche di gestire al meglio la malattia. Il diabete può avere delle complicanze cardiovascolari e neurologiche che con questo screening non insorgeranno e saranno gestite al meglio dai medici”. Ogni giorno, ricorda Mulè, “in Italia sono 4 i bambini che hanno l’esordio di diabete tipo 1, negli ultimi due anni l’insorgenza è passata dal 4 al 27% dei nuovi casi e quindi, a maggior ragione, è benvenuta questa legge che non a caso è stata già cercata da 13 Paesi dell’Unione europea e da numerosi altri paesi dall’America all’Asia per poter essere copiata e messa in atto negli altri Paesi”. Una legge, sottolinea, “di cui orgogliosamente si può dire che è stata fatta in dieci mesi nella navetta tra Camera e Senato, è abbastanza inusuale”.

“È una legge – sottolinea il vicepresidente della Camera – che ha già una dotazione di 4 milioni di euro per il 2024. Non ci sono altri decreti attuativi a parte lo screening che adesso è stato definito e quindi avanti così. E andiamo avanti bene anche perché intercettare queste patologie nell’età infantile, proprio prima di arrivare a episodi di chetoacidosi, è fondamentale. Lo è perché l’insorgenza del diabete tipo 1 spesso si manifesta con la chetoacidosi, che se non correttamente diagnosticata porta anche a episodi di coma e in alcuni casi ha portato anche a casi di morte, perché non correttamente diagnosticata”.