In Italia, sono stati organizzati dalla Uds (Unione degli studenti) e dall’Udu (Unione degli studenti universitari) decine di cortei, in occasione della Giornata mondiale di mobilitazione studentesca.
Gli studenti, presenti al Wsf (World social forum) di Mumbai, hanno fissato la data del 17 novembre per rilanciare la mobilitazione mondiale studentesca.
La protesta parte proprio dalla firma del Trattato costituzionale europeo, secondo gli studenti "privo di riferimenti forti sul valore dell’istruzione e della conoscenza. Eppure il sapere e la conoscenza dovrebbero essere gli elementi costitutivi di una nuova società, di un nuovo modo di intendere la cittadinanza, fattori di crescita e sviluppo di un intero paese. Scuola e Università sono luoghi collettivi fondamentali in cui la conoscenza svolge questa sua funzione sociale e per poterlo fare, devono essere pubbliche e accessibili a tutti".
Gli studenti denunciano il rischio che scuola ed Università vengano, invece, subordinate al criterio della "produttività", a logiche prioritarie di mercato, "che intendono consegnarci ad un futuro fatto di precarietà, fatto di guerre con cui convivere e abituarsi".
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