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Giorno memoria, chiesto un minuto di silenzio nelle scuole

Anche le scuole italiane dovrebbero partecipare alla "Giornata della Memoria": lo sostengono, attraverso un documento unitario indirizzato a tutte le istituzioni scolastiche, una serie di associazioni e sigle sindacali appartenenti più o meno direttamente al mondo dell’istruzione: i responsabili di Aimc, Cidi, Fnism, Legambiente, Mce, Proteo fare sapere, Uciim, Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snals e Gilda chiedono infatti di di ricordare la "Shoah" attraverso un minuto di silenzio: alle 11.45, ora nella quale il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche entrarono ad Auschwitz, tutte le scuole italiane dovrebbero suonare la campanella, interrompere le attività e leggere e la poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo".
La giornata della memoria è stata istituita nel luglio 2000, attraverso la legge n. 211: da quattro anni sono molte le scuole che hanno deciso di inserire nei propri progetti educativi iniziative didattiche e momenti di ricordo in corrispondenza del 27 gennaio. "Il "filo rosso" che accomuna il lavoro delle scuole – spiegano i promotori della lettera inviata a tutti i dirigenti scolastici – è nella convinzione che esista un rapporto intrinseco, necessario e ineludibile tra il "fare memoria" e l’educare: dal momento che l’educazione è, prima di tutto e sostanzialmente, passaggio di "significati condivisi" tra le generazioni; è una rappresentazione sociale del tempo che, collegando passato e futuro nel punto mobile del presente, sottrae gli eventi al rapido deterioramento della cronaca per consegnarli al ripensamento critico della storia".
Secondo le stime fatte lo scorso anno, nel 2004 oltre due milioni di studenti italiani alle ore 11,45 del 27 gennaio seguirono l’invito fatto da associazioni e sindacati. "Il nostro sogno è che "il minuto di silenzio" divenga una tradizione condivisa da tutte le scuole italiane, il tratto di unificazione del lavoro che con passione gli insegnanti fanno per ricordare la "Shoah": per questo – conclude la lettera – vi chiediamo fin da ora di valutare l’opportunità di inserire nel progetto didattico, che ogni scuola in piena autonomia organizza per ricordare la giornata del 27 di gennaio, anche il minuto di silenzio".

Alessandro Giuliani

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