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Gite scolastiche, uno studente su due non partirà. Colpa dei costi alti e docenti-accompagnatori assenti

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Anche quest’anno, così come lo scorso anno scolastico, circa uno studente su due dovrà rinunciare alla gita scolastica con pernotto. A dirlo è l’edizione 2024 dell’annuale Osservatorio sulle gite scolastiche di Skuola.net, che si è basato su quanto hanno affermato 1.200 alunni delle scuole secondarie, di primo e secondo grado.

I motivi? Principalmente sono due. Per 4 studenti su 10 c’è la mancata disponibilità dei professori ad accompagnarli (con una grossa responsabilità sulle spalle). Per il 17% alla base ci sono questioni disciplinari. Il 12% ne fa un problema di costi e il 7% non riuscirà a partire per mancanza di un numero minimo di adesioni.

Il Covid ha cambiato i viaggi d’istruzione che oggi sono brevi (massimo tre giorni), in Italia e con mezzi di trasporto economici (pullman, dove possibile). Solo uno studente su tre potrà prolungare la gita oltre i cinque giorni. Il budget, per la maggioranza degli alunni, si attesta entro i 400 euro. Un quarto prevede di sforare tra i 400 e i 600 euro, uno su sette andrà oltre i 600 euro.

Per quanto riguarda le mete, come detto, saranno soprattutto all’interno dei confini nazionali (3 su 4). Borghi e paesi dell’entroterra sono stati scelti da diverse scuole, mentre Napoli, Firenze e Roma resistono tra le mete classiche.

Il fondo di 50 milioni di euro messo a disposizione dal Governo ha aiutato il 3% degli studenti in partenza, mentre il 2% è in attesa dell’esito della domanda.