Categorie: Alunni

Gli alunni che giocano a scacchi sono più bravi a scuola

Giocare bene a scacchi può aiutare ad aumentare il rendimento scolastico complessivo degli alunni.

A questa conclusione, sono giunti dei ricercatori dell’Università di Torino, che hanno realizzato uno studio nel quadro di Castle, un progetto transnazionale realizzato all’interno del programma Erasmus+.

I risultati – scrive l’Ansa – sono stati presentati nel capoluogo piemontese. Roberto Trinchero, professore associato di pedagogia sperimentale, ha affermato che “spiegati con gli opportuni criteri gli scacchi rendono i bambini più intelligenti”.

“La misurazione degli esiti – spiegano i promotori – è stata resa svolta attraverso degli strumenti forniti dall’Università di Torino e dagli organi ministeriali di due Paesi”.

“Sono fermamente convinto – spiega Alessandro Dominici, dell”Alfiere Bianco’ – che attraverso questo lavoro sia possibile individuare un metodo valido di insegnamento standard degli scacchi da diffondere su scala nazionale. Le ricadute sulle attività scolastiche, come dimostra lo studio, sono positive”.

 

{loadposition carta-docente}

 

Castle è nato da una iniziativa di tre associazioni che da tempo si occupano della divulgazione del gioco fra i giovani e i giovanissimi: ‘L’Alfiere Bianco’ di Savigliano (Cuneo), la ‘Deutsche Schulschachstiftung’ di Monaco di Baviera e il madrileno ‘Club Ajedrez 64 Villalba’. La ricerca, finanziata dal programma Erasmus + dell’Unione Europea per il triennio 2015-2017, si è sviluppata in alcuni istituti scolastici dei tre Paesi (in Italia a Racconigi, Savigliano, Cavallermaggiore, Verolengo e Chieri).

Dopo la formazione di un gruppo di insegnanti di scuola primaria, gli scacchi – con l’aiuto di istruttori specializzati – sono stati portati nelle classi lungo tre linee direttrici: la giocomotricità (con dimostrazioni su scacchiere giganti), il gioco “da tavolo” vero e proprio e le attività al computer.

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Elezioni CSPI: secondo Unicobas un’occasione importante per riaprire il dibattito sul tema della rappresentatività dei sindacati

A pochi giorni dalla data del 7 maggio, quando nelle scuole si voterà per rinnovare…

04/05/2024

Niente ‘gita’ chi ha una brutta pagella pure se disabile o bes, Valditara critico: il merito non è la media aritmetica dei voti

Anche il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, boccia sonoramente la decisione presa dal…

04/05/2024

Edilizia scolastica, un tema trascurato; ma senza spazi adeguati è impossibile fare “didattica attiva”

Fra le molteplici segnalazioni dei lettori che hanno partecipato alla nostra iniziativa “Dillo al Ministro”…

04/05/2024

“Cred’io ch’ei credette ch’io credesse”. Elogio del congiuntivo e del pensiero critico

Nelle ultime settimane è tornata in primo piano con grande eco social, la mai sopita…

04/05/2024

Il solito “falso mito” delle scuole speciali: Ora basta!

Alle recenti roboanti dichiarazioni dell’editorialista Galli della Loggia sulle scuole speciali hanno fatto eco in…

04/05/2024

Una classe di Torino visita una radio per terminare un podcast: esclusi 7 alunni con la media sotto l’8! Proteste: questo è il merito?

Social e nuove tecnologie sono sempre più presenti nella vita dei giovani. Anche a scuola.…

04/05/2024