Molto del lavoro relativo alla valutazione delle istanze di inserimento nelle Gps (graduatorie provinciali supplenze) ricade sulle segreterie delle scuole polo (a supporto degli uffici scolastici territoriali), che nei mesi successivi alla presentazione della domanda sono sommersi di carte e gravati dall’urgenza di portare in cattedra i docenti sin dall’avvio dell’anno scolastico. Già due anni fa, quando vennero introdotte le Gps, i carichi di lavoro di agosto e settembre comportarono molte ore aggiuntive che il Ministero, pare, sta finalmente remunerando, con un ritardo dovuto all’esigenza di effettuare un monitoraggio per quantificare tali ore di servizio.
Lo comunica il sindacato Flc Cgil, che nella giornata del 4 maggio ha partecipato a un incontro, in videoconferenza, con la Direzione delle risorse umane e finanziarie del Ministero dell’Istruzione, proprio finalizzato a chiudere l’Ipotesi di CCNI per le prestazioni aggiuntive rese nei mesi di agosto e settembre 2020 dal personale ATA, compresi i DSGA, per la valutazione delle istanze di inserimento delle GPS.
“Con la sottoscrizione del CCNI vengono finalmente ripartite queste risorse tra i diversi territori e le diverse scuole per cui sarà possibile attribuire i compensi al personale che ha svolto le attività,” spiega il sindacato. Dunque serve “procedere velocemente alla sottoscrizione del CCNI – che dovrà essere rinviato agli organi di controllo – in modo da procedere con le operazioni di assegnazione ed erogazione dei fondi alle scuole e metterle quanto prima nelle condizioni di effettuare i pagamenti al personale interessato”.
E sempre il sindacato di Francesco Sinopoli ricorda che ancora i docenti attendono le quote ulteriori in busta paga relative alle attività di recupero degli apprendimenti a inizio anno scolastico 2020-21, il successivo alla prima stagione di pandemia.
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