
In attesa che il testo degli articoli del decreto de 5 agosto riguardanti la scuola venga reso noto ufficialmente, il Governo ha diramato un ampio comunicato che giĆ chiarisce alcuni aspetti del provvedimento.
āNellāanno scolastico 2021-2022 ā si legge fin dalle prime righe – lāattivitĆ scolastica e didattica della scuola dellāinfanzia, della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado e universitaria sarĆ svolta in presenzaā.
āLa misura ā chiarisce il comunicato – ĆØ derogabile esclusivamente in singole istituzioni scolastiche o in quelle presenti in specifiche aree territoriali e con provvedimenti dei Presidenti delle Regioni, delle province autonome di Trento e Bolzano e dei sindaci, adottabili nelle zone arancioni e rosse e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessitĆ dovuta allāinsorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue variantiā.
Si passa poi ad elencare le misure di sicurezza minime che dovranno essere dottate in tutte le istituzioni scolastiche:
– ĆØ fatto obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di etĆ inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilitĆ incompatibili con lāuso della mascherina, per i soggetti impegnati nelle attivitĆ sportive; Le linee guida possono derogare allāobbligo di mascherina se alle attivitĆ partecipano solo studenti vaccinati o guariti;
– ĆØ vietato accedere o permanere nei locali scolastici ai soggetti con sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37,5°.
– tutto il personale scolastico e universitario e gli studenti universitari (che potranno essere sottoposti a controlli a campione) devono possedere il green pass. Il mancato rispetto del requisito ĆØ considerato assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro ĆØ sospeso e non sono dovuti la retribuzione nĆ© altro compenso
– il Commissario straordinario organizzerĆ e realizzerĆ un piano di screening della popolazione scolastica.
Tutto chiaro, dunque? Non proprio, perché non mancano i punti interrogativi sulle concrete modalità con cui si dovranno applicare le misure.
Primo fra tutti cāĆØ il problema di come, nel concreto, si dovrĆ procedere per sospendere il rapporto di lavoro del personale privo di green pass.
Il decreto non dice nulla in proposito ma chiarisce che dovrĆ essere un DPCM a definire le modalitĆ di controllo da parte dei dirigenti scolastici senza escludere che anche il Ministero dellāIstruzione possa intervenire con ulteriori chiarimenti e indicazioni.
Intanto sulla questione incominciano ad arrivare anche le prese di posizione dei sindacati.
āLe misure previste per chi non ha il green pass ā dichiara Maddalena Gissi, segretaria generale di Cisl Scuola – rispondono a una logica che definirei di giustizia sommaria, francamente inaccettabile. Lāimpressione ĆØ che stia prevalendo unāesigenza che definirei più di immagine che di sostanza, e che purtroppo finisce per alimentare polemiche e infinite diatribe più che produrre soluzioni realmente efficaci e concreteā.
āManca a questa decisione ā aggiunge Gissi – il supporto di dati attendibili, che stiamo chiedendo da tempo, sulla percentuale di personale vaccinato, mentre ĆØ del tutto evidente che sarĆ la popolazione scolastica, più che il personale in servizio, lāambito privilegiato per la circolazione di eventuali contagiā.




